• Avviare una coltivazione agroecologica che agisca contro il degrado degli ecosistemi rurali, che permetta di valorizzare le tradizioni rurali e la multifunzionalità delle realtà agricole;
• Fornire un’opportunità inedita di formazione lavorativa agricola di alto livello e specialistica che riduca l’abbandono delle aree agricole favorendo l’inclusione sociale e il riscatto delle categorie fragili.
Con il presente progetto si mira a contribuire e contrastare il degrado degli ecosistemi rurali, lavorando nella direzione di trovare e costruire un’armonia tra le pratiche agricole e la biodiversità. Nel fare ciò, si intende promuovere l’inserimento lavorativo delle categorie più fragili del territorio.
Dal punto di vista ambientale l'area della Muzzetta, nonostante l’ambito di naturalità che racchiude, è particolarmente a rischio di degrado e impoverimento degli ecosistemi, essendo un’area con coltivazioni intensive e avendo vissuto un’annata di siccità estrema.
Nella strategia del progetto si aggiunge anche il voler recuperare quelle pratiche storiche ormai in disuso ma che sono state un tassello importante della storia agricola. Questo tipo di coltivazioni, oltre ad un aspetto produttivo, ha anche dei benefici. Infatti, molte delle piante tintorie sono mellifere e posso contribuire alla tutela della biodiversità locale (es. ginestra dei tintori e guado) che può essere ulteriormente incentivata abbinando altre coltivazioni, così come auspicato dalle pratiche agroecologiche. Perciò, alla coltivazione delle piante tintorie si abbinerà quella delle piante officinali e aromatiche, andando a formare delle isole ricche di diversità in supporto alla biodiversità locale garantendo anche una maggiore diversificazione delle produzioni agricole.
Il progetto è articolato in diverse azioni:
Azione 1 –Agricoltura,
Azione 2 –Trasformazione dei prodotti,
Azione 3 - Formazione e affiancamento,
Azione 4 – Multifunzionalità agricola.
Il coinvolgimento dei ricercatori di UNIMI è legato all’avvio della produzione di piante tintorie e officinali, con cui si valuterà la produttività/resa delle singole piante.Nell’ambito di questo studio ci si propone di affinare le tecniche estrattive e sviluppare processi di colorazione ecosostenibili. Inoltre l’attività di ricerca sarà volta anche sul trattamento delle acque di tintura allo scopo di minimizzare i reflui e ridurre al minimo l’impatto ambientale mediante l’uso di resine a scambio ionico e/o sistemi adsorbenti a seconda delle caratteristiche chimiche dei pigmenti considerati.