Circular agri-food systems: development of biodegradable and biostimulant plant multiplication plugs from fruit and vegetable wastes (BBPlug)
Progetto L’obiettivo di BBPlug è di sviluppare un materiale biodegradabile a partire dagli scarti di lavorazione degli alimenti vegetali che possa essere utilizzato in ortovivaismo per alveoli da semina, promuovendo uno sviluppo circolare nella filiera agroalimentare. Il biomateriale avrà un valore aggiunto, in quanto sarà addizionato di molecole che tamponano gli sbalzi termici e di biostimolanti microbici e vegetali. Gli alveoli biodegradabili e biostimolanti permetteranno così di sostituire i supporti in plastica comunemente utilizzati e di ottenere una migliore produzione, dal punto di vista della sostenibilità ambientale ed economica, nei settori vivaistico ed ortofloricolo. I risultati di BBPlug hanno l’ambizione di ridurre gli scarti agroalimentari, l’utilizzo della plastica e degli agrofarmaci sviluppando un biomateriale altamente sostenibile ed in grado di migliorare la produzione ortofloricola. Il progetto si svilupperà in collaborazione con un Advisory Board di stakeholder aziendali. Il progetto prevede una azione di ricerca e sviluppo suddivisa in cinque pacchetti di lavoro. Il primo è dedicato alla gestione del progetto, la comunicazione interna ed il coordinamento tra i gruppi di ricerca multidisciplinari. Il secondo riguarda lo sviluppo tecnico del biomateriale a partire da scarti di frutta e verdura e l’aggiunta degli agenti biostimolanti estratti dagli stessi scarti o costituiti da colture batteriche con effetto benefico sulla crescita della pianta, previamente ottenute e selezionate dal microbioma vegetale. Nel terzo pacchetto di lavoro il biomateriale sarà usato per generare dei prototipi di alveoli da semina valutandone la biodegradabilità e l’efficacia agronomica su piante modello (lattuga e petunia). Il quarto pacchetto di lavoro è dedicato alla valutazione della sostenibilità economica ed ambientale del nuovo prodotto, ed il quinto alla disseminazione e comunicazione dei risultati al comparto produttivo, la comunità scientifica e la società civile.