L'oggetto della ricerca verterà sullo studio del melanoma, una delle forme più aggressiva e letale dei tumori cutanei. I risultati preliminari ottenuti dal mio gruppo di ricerca unitamente a dati presenti in letteratura hanno identificato il ruolo chiave degli sfingolipidi e di enzimi deputati al metabolismo sfingolipidico nel melanoma. Infatti, le cellule di melanoma mostrano un repertorio caratteristico di sfingolipidi che è molto differente rispetto a quello dei melanociti e che spesso varia da paziente a paziente. Sembra esistere un'interessante correlazione fra il profilo di gangliosidi (sfingolipidi contenenti acido sialico) rilevato nelle cellule di melanoma e la sopravvivenza del paziente. In particolare, un profilo costituito da GM3, GD3 e sialilparagloboside (SPG) sembra avere un indice prognostico fortemente negativo. Per quanto riguarda gli enzimi coinvolti nel metabolismo degli sfingolipidi, l'espressione della sialidasi NEU3 è risultata essere aumentata nelle cellule di melanoma rispetto ai melanociti: tale incremento è inversamente correlato con la sopravvivenza dei pazienti. Partendo da questi dati preliminari, gli obiettivi principali del nostro progetto saranno:
1. determinare il profilo sfingolipidico e il contenuto di sfingosina 1-P (S1P) in linee cellulari di melanoma stabilizzate da campioni chirurgici e in sezioni istologiche in paraffina di melanomi e lesioni metastatiche;
2. individuare una correlazione fra la presenza di particolari sfingolipidi e di S1P e le alterazioni di specifiche vie di signalling, le proprietà tumorali e la sopravvivenza dei pazienti;
3. individuare una correlazione fra alterazioni concernenti l'espressione/attività di enzimi coinvolti nel metabolismo sfingolipidico e le caratteristiche del melanoma.
Per il conseguimento di tali obiettivi verrà utilizzato un pannello di almeno 33 linee cellulari di melanoma stabilizzate da campioni chirurgici (materiale messo a disposizione dall'Istituto dei Tumori di Milano), prelevati da melanomi primari VPG e da lesioni metastatiche. I dati raccolti dalla realizzazione di questo progetto potranno essere utili per determinare il valore prognostico degli sfingolipidi nel melanoma e potranno corroborare il loro impiego come biomarkers per la classificazione del melanoma in aggiunta ai criteri istopatologici oggi in uso. Inoltre, i risultati potranno identificare come alterazioni apportate dalle cellule di melanoma al metabolismo sfingolipidico possano influenzare vie di signalling cruciali e potranno portare ad individuare nuovi bersagli molecolari per la terapia.