Effetto dell'esercizio fisico sul contenuto intraepatico di trigliceridi e sul metabolismo energetico misurato mediante Risonanza Magnetica in Spettroscopia del 1H e 31P
Progetto La steato-epatite non alcolica (NAFLD) è la forma più diffusa di epatopatia. Essa è la manifestazione epatica della Sindrome Metabolica e anche se evolve a cirrosi solo nel 3% dei casi, a causa della sua prevalenza nei prossimi anni costituirà la causa più comune di insufficienza epatica. Non esiste un approccio terapeutico codificato; i cambiamenti nello stile di vita di tipo nutrizionale e di attività fisica sono essenziali. Sorprendentemente, però, l’efficacia di questo approccio basato sul senso comune rimane da verificare in relazione ai risultati e ai diversi livelli di attività fisica che debbono essere intrapresi. Abbiamo dimostrato con un approccio di tipo trasversale che un maggior grado di attività fisica abituale (soprattutto una attività sportiva regolare) determinato mediante questionario si associa ad un contenuto di trigliceridi intra-epatici (misurato in maniera quantitativa e non-invasiva con RMN in spettroscopia dell’1H) più basso. Abbiamo allora ipotizzato che l’esercizio fisico può ridurre il contenuto intra-epatico di trigliceridi. E’ possibile inoltre che questo miglioramento possa essere secondario ad un più efficiente metabolismo energetico epatico. Lo scopo della ricerca proposta è di stabilire l’effetto dell’esercizio fisico sul metabolismo lipidico intra-epatico e sul metabolismo energetico intra epatico in individui con steatosi epatica non diabetici. Sulla scorta degli studi relativi all’effetto dell’esercizio fisico sul metabolismo intramuscolare del glucosio e degli acidi grassi valuteremo l’effetto di una seduta di esercizio fisico (45 min su cicloergometro lavorando al 65% della VO2max), e l’effetto di training (6 settimane di attività fisica programmata secondo 4 sedute settimanali eseguite a non più di 48 ore di distanza l’una dall’altra e secondo lo stesso protocollo della singola sessione). Mediante MR per Immagini e spettroscopia dell’1H si misurerà in maniera quantitativa il contenuto intra-epatico di trigliceridi prima e dopo la singola seduta e prima e dopo il periodo di training. Simultaneamente verrà eseguita anche una sessione di 31P MRS epatica per misurare la quota relativa di ATP e fosforo inorganico epatico (Pi).
Verranno reclutati 10 soggetti con steatosi epatica tra quelli che avevano già partecipato ad uno studio eseguito in 191 individui ritenuti sani per stabilire la prevalenza di steatosi epatica. Obiettivo primario: stabilire 1) se una seduta di esercizio fisico riduce acutamente il contenuto intra-epatico di trigliceridi; 2) se un programma di esercizio fisico di 6 settimane riduce il contenuto intra-epatico di trigliceridi in individui affetti da steatosi epatica 3) se il programma di esercizio fisico miglio il rapporto Pi/ATP utilizzato come riconosciuto biomarker di metabolismo energetico epatico. Obiettivi secondari: stimare 1) sensibilità insulinica 2) composizione corporea 3) infiammazione 4) profilo apolipoproteico prima e dopo il programma di esercizio fisico