Per la storia della lingua italiana il peso della tradizione letteraria è sempre stato, e resta, decisivo, e in questa direzione il progetto di ricerca si propone di colmare alcuni vuoti, per secoli e per aree geografiche poco studiati e per generi letterari che meritano di essere indagati più approfonditamente sotto il profilo storico-linguistico (ad esempio il genere epistolare, la letteratura scientifica, la librettistica, la letteratura di viaggio, la letteratura per l'infanzia). L’obiettivo è, inoltre, quello di indagare il fissarsi della tradizione in una norma, da qui l’attenzione ai due momenti in cui la norma si esprime: la grammatica e la lessicografia. Si prendono tuttavia in esame anche i settori nei quali la norma esplicita risulta tradizionalmente carente (per esempio quello sintattico, in cui si osserva tuttavia il lento consolidarsi di condotte che hanno un importante effetto modellizzante), e autori le cui produzioni hanno operato nella storia linguistica sia come norma esplicita sia come norma implicita (per esempio Bembo, sia nelle Prose sia nell’epistolario). L’indagine si focalizzerà su alcuni autori esemplari (Parini, Manzoni, Ascoli), estendendosi ad autori novecenteschi che hanno sperimentato in modi differenti il rinnovamento della tradizione linguistica.
La trasformazione dell'italiano da lingua letteraria a lingua comune nazionale negli ultimi 150 anni sollecita a indagare i modi di questo cambiamento che ha avuto in gran parte riferimenti extraletterari. Il settore della lingua dei media costituisce per l'italiano dei nostri giorni un ambito importante e privilegiato di studio, in relazione all'evoluzione linguistica, ai rapporti tra lingua scritta, lingua parlata e lingua trasmessa. La ricerca si muoverà da un lato in direzione di una caratterizzazione linguistica complessiva dei media,dall'altro verso analisi specifiche di singoli media. Tra questi un’attenzione particolare sarà data alla televisione: dal ruolo di maestra di lingua a quello di specchio degli usi linguistici; si cercherà di dar conto dell’evoluzione linguistica collegata al passaggio dalla paleotelevisione alla neotelevisione; si focalizzerà l’attenzione sulla lingua dell’informazione e su quella dello sport, nei vari livelli testuale, sintattico, socio-stilistico, lessicale, morfosintattico; né la ricerca potrà tralasciare l’influenza che oggi hanno le lingue dei media sulle nostre abitudini linguistiche e sull’evoluzione dell’italiano contemporaneo. Né si può omettere un’indagine sui media scritti che più ampiamente influiscono sulle caratteristiche della lingua dell’uso medio: i giornali quotidiani e periodici.
Un settore specifico riguarda i rapporti dell'italiano letterario e dell'italiano dei media con la norma linguistica, in prospettiva sincronica e diacronica. Si inserisce in questo ambito anche lo studio linguistico degli strumenti di insegnamento e dei testi scolastici per italiani e per stranieri e dell'italiano di stranieri.