Studio e valutazione di un formulato probiotico specie specifico per vitelli a carne bianca
Progetto Con lo svolgimento del progetto BIOVAPRO, è stata effettuata la valutazione dell’efficacia in vivo di un formulato probiotico specie-specifico contenente
Lactobacillus animalis, Lactobacillus paracasei e Bacillus coagulans (35:35:30) messo a punto nel precedente progetto PROVIT
(Quaderni della Ricerca n.88/2008: “Identificazione dei biotipi di batteri lattici intestinali a finalità probiotica nei
vitelli a carne bianca e verifica in vivo della loro efficacia”). La sperimentazione è
stata condotta su 96 vitelli allevati in condizioni standard, suddivisi equamente in due gruppi: controllo (C) e
trattato (T), a cui è stata somministrata la stessa dieta a base di latte ricostituito e mangime; al gruppo T è stato
somministrato il probiotico tramite il latte ricostituito. Le rilevazioni in allevamento sono state effettuate per
l’intero ciclo produttivo a partire dal 22 febbraio 2010 (T0), fino ad una settimana prima della macellazione
avvenuta in data 6 settembre 2010. La somministrazione del formulato probiotico, pur essendo fortemente influenzata dai numerosi trattamenti antibiotici effettuati e dal management a ridotto carico di stress cui sono stati sottoposti i soggetti sperimentali, ha mostrato essere in grado di svolgere una funzione protettiva intestinale che si riflette sul mantenimento di uno stato di salute generale (GHS) migliore nel gruppo T, con ricoveri in infermeria e livelli di mortalità ridotti. Inoltre l’impiego del prodotto probiotico ha permesso un miglioramento di taluni parametri intestinali quali la concentrazione fecale di lattobacilli, alcuni parametri immunoistochimici e immunoistometrici. Va comunque segnalato come sia necessario, al fine di massimizzare l’efficacia del probiotico in termini di risposta fisiologica dell’organismo, evitare un eccessivo carico farmacologico. È, infatti, noto come i trattamenti antibiotici siano in grado di produrre ingenti alterazioni dell’equilibrio intestinale che, in associazione ad altri fattori di natura ambientale e genetica, condiziona il grado di assorbimento dei nutrienti e di conseguenza le performance produttive ottenute.