STRANIERI A MILANO. Milano e la Lombardia in Europa vista dagli stranieri dall'età moderna all'età contemporanea
Progetto Milano e la Lombardia come ponti tra la Penisola e l¿Europa costituiscono ormai un punto di vista concorde sotto il profilo storiografico e nella più vasta area di produzione cultura e mediatica. Questa opinione riguarda però più la percezione che ne hanno i lombardi e l¿opinione pubblica italiana,che quella degli altri Paesi europei. Essa non è dunque in grado di registrare con precisione quanto corrisponde ad un¿aspirazione e quanto rientra invece in una valutazione oggettiva della realtà. Questo aspetto è troppo rilevante in tema di unità europea e delle prospettive che si aprono ad un felice equilibrio tra realtà identitarie locali e unificazione sopranazionale per lasciarlo solo parzialmente e uniteralmente inesplorato.
Un quesito essenziale che si pone al riguardo è la percezione che della Lombardia, come spazio di dialogo tra Italia ed Europa, hanno avuto gli altri Paesi del Continente. Un problema che non può essere aggirato dalla mera rilevazione quantitativa dei flussi commerciali o da quelli migratori tra queste aree. La percezione della fattispecie qui indicata afferisce infatti ai contenuti degli immaginari collettivi dei vari popoli, che hanno una loro autonoma processualità temporale e sono assai poco corrispondenti alle logiche economiche e sociali.
Per proseguire questa ricerca che pone al centro il tema della Lombardia vista da ¿altri¿ si procederà lungo due filoni. Il primo volto ad individuare e a riprodurre diari e memorie, redatti da viaggiatori stranieri, letterati, artisti, scienziati, tecnici, imprenditori, editori, giornalisti, di tutti coloro che concorsero alla circolazione delle idee, delle esperienze e dei saperi nel quadro del processo di lungo periodo della modernizzazione.
Il secondo, volto a individuare e a riprodurre le più significative relazioni dei consoli stranieri a Milano, una fonte sinora poco sfruttata, ma assai feconda