Studio della lesività con tecnologia di acquisizione 3D dell'immagine tramite laser scanner sulla scena del crimine.
Progetto Negli ultimi decenni l'impiego della strumentazione tridimensionale mediante laser ottici non ha assunto una crescente rilevanza in molti campi, fra i quali grande importanza potrebbe ricoprire l'analisi della scena del crimine. Tale attività richiede infatti la completa, accurata e oggettiva descrizione di uno scenario molto complesso ed intrinsecamente tridimensionale, che dovrebbe essere documentato con ridotta invasività e contaminazione. In tempi recenti, le tecniche investigative si sono mosse verso metodi più avanzati, come lo stitching fotografico, la realtà virtuale e la fotogrammetria, che tuttavia non rispettano la tridimensionalità della scena da analizzare. Le prime analisi hanno evidenziato un'elevata fedeltà di riproduzione delle lesioni su tessuti molli e su osso. La ricerca proposta si concentra sull'affinamento della metodica di acquisizione dell'immagine, secondo il seguente protocollo, da eseguirsi nell'arco di un anno:
- Selezione di almeno 20 casi forensi provenienti dalla sala anatomica di lesività di diverso tipo (contusiva, d¿arma bianca, d¿arma da fuoco) su tessuti molli e tessuto osseo, e scansione 3D tramite digitalizzatore ottico delle diverse lesioni
- Digitalizzazione delle scansioni tramite conversione dei dati ottenuti in software di elaborazione 3D dell'immagine;
- Ricostruzione 3D delle immagini sottoposte a scanner, e possibilità di modificazione spaziale dell¿orientamento dell¿immagine;
- Misurazione tramite software di elaborazione 3D delle dimensioni delle lesioni sottoposte a scansione, e confronto delle lesioni tramite sovrapposizione digitale delle immagini;
- Scansione 3D delle superfici di armi e strumenti utilizzati, allo scopo di effettuare un confronto e sovrapposizione con il profilo digitalizzato delle lesioni corrispondenti.
L'utilizzo delle metodiche di acquisizione 3D delle immagini è previsto anche in progetti sperimentali riguardanti la simulazione di lesioni afferenti a lesività differenti su tessuto cutaneo di origine animale o materiale plastico allo scopo di ricostruire e specificare le diverse modalità di formazione delle diverse lesioni. La linea di ricerca prevede inoltre lo studio approfondito delle implicazioni legate all¿utilizzo di tali informazioni in ambito giudiziario.