Il presente gruppo di ricerca ha dimostrato, recentemente, come nel melanoma umano esista una sottopopolazione di cellule che esprime tipici marcatori di staminalità quali il CD133 e marcatori coinvolti nella resistenza ai farmaci quale ABCG2 (1). Dal punto di vista terapeutico, l'identificazione di tali sottopopolazioni in tumori solidi e non, ha modificato significativamente l'idea dello sviluppo del tumore stesso (2). Infatti si ritiene che la sottopopolazione staminale grazie alle sue proprietà di automentenimento sia quella realmente coinvolta nello sviluppo del tumore ed inoltre grazie all'espressione di marcatori di resistenza risulti maggiormente resistente ai convenzionali trattamenti farmacologici (2). E' quindi di estremo interesse studiare le caratteristiche biologiche di tale sottopopolazione al fine di identificare specifici marcatori per scopi terapeutici.
Nel presente progetto si intende valutare sia in vitro che in vivo l'effetto del GRL167L (Geron, Palo Alto, USA), un potente inibitore della telomerasi che conferisce immortalità alle cellule mediante allungamento dei telomeri, sulla capacità proliferativa e sulle proprietà di migrazione e adesività di sottopopolazioni CD133/ABCG2 positive e negative.
Il progetto sarà suddiviso come segue:
1. In vitro si valuterà l'effetto del farmaco GRL167L su cellule CD133/ABCG2 positive e negative mediante saggio MTT.
2. In vivo cellule CD133+/ABCG2+ o cellule doppie negative saranno inoculate in topi immunodeperessi e trattati con il farmaco GRL167L.
3. Si isoleranno le cellule dai possibili tumori ottenuti in vivo (vedi punto 2) e si procederà alla loro caratterizzazione per le loro proprietà biologiche (livello di espressione di marcatori di staminalità) e per le loro proprietà transdifferenziative utilizzando appositi protocolli messi a punto dal nostro gruppo (1).
4. Si valuterà l'effetto del GRL167L sull'espressione di molecole di adesione espresse dalle cellule CD133+ e sul livello di espressione della semaforina-3A e -3F, fattori implicati nella migrazione cellulare. Analoghi studi verranno condotti sulle cellule isolate dai tumori ottenuti in animali immunodepressi (vedi punto 2).
Risultati attesi
Dal presente progetto ci si aspetta di contribuire all'identificazione di nuovi farmaci che possono essere usati in clinica. Il GRL167L è già in uso negli Stati Uniti per il trattamento del mieloma e in corso di sperimentazione clinica per altri tipi di tumore quale di melanoma. Presenta una bassa tossicità e pertanto da solo o in combinazione con farmaci convenzionali potrebbe aprire nuove prospettive terapeutiche soprattutto nel campo del melanoma, un tumore resistente alla maggior parte dei trattamenti farmacologici.
Bibliografia
1. Elena Monzani et al. Eur J Cancer 2007, 43, 935-947
2. Caterina La Porta Current Medicinal Chemistry 2007, 14, 387-391.