Valutazione del ruolo delle condizioni di stabilità atmosferica nello studio di fenomeni di inquinamento
Progetto Le elevate concentrazioni di particolato atmosferico che si registrano nelle aree urbane si devono alla concomitanza di più fattori quali le immissioni di particelle primarie, la formazione di aerosol secondario, i tempi di residenza delle particelle ed, infine, il verificarsi di condizioni termodinamiche dell'atmosfera avverse al trasporto verticale degli inquinanti. A questo proposito, un aspetto di interesse è quello relativo alla possibilità che, tra i diversi effetti dei cambiamenti climatici, ci sia un aumento dei casi di forte stabilità atmosferica dovuta alla maggior frequenza di situazioni anticicloniche.
Attualmente misure di dispersione atmosferica a scala locale non vengono effettuate in modo routinario e continuo; è quindi di interesse lo sviluppo di sistemi di facile gestione e utilizzo, che forniscano un indice per la valutazione della capacità dispersiva dell'atmosfera e dell'evoluzione su base giornaliera dell'altezza dello strato in cui si rimescolano gli inquinanti.
Per la rilevanza che hanno le condizioni di stabilità atmosferica nel determinare episodi di inquinamento acuto, il gruppo di ricerca ha realizzato un monitor portatile per la misura, indiretta, della concentrazione di Rn-222. La strumentazione effettua spettroscopia alfa on-line durante il campionamento di particolato atmosferico su filtro; questa metodologia è caratterizzata da minimi livelli di rilevabilità molto bassi ma necessita di ipotesi relative al fattore di disequilibrio fra Rn-222 e suoi figli. I risultati delle misure di Radon effettuate a Milano con questa strumentazione sono stati utilizzati durante un esercizio di interconfronto fra modelli nell'ambito del progetto europeo FP5 "Global satellite observation of greenhouse gas emissions".
Negli ultimi mesi il gruppo di ricerca ha progettato e realizzato un nuovo monitor per misure in continuo e dirette di gas Radon. Tale prototipo necessita ancora di uno sviluppo affinchè possa essere di facile utilizzo in campo (le richieste di materiale inventariabile sono finalizzate a questo scopo). Questa nuova strumentazione, utilizzata in parallelo al monitor sopra descritto, sarà utilizzata anche per determinare sperimentalmente, negli ambienti di interesse, il fattore di disequilibrio tra gas Radon e suoi prodotti di decadimento.
Per giungere ad una valutazione dell'altezza dello strato rimescolato verrà applicato un modello a box, appositamente sviluppato dal gruppo, che utilizza come dati d'ingresso le concentrazioni orarie di Rn-222; le altezze determinate con questo modello sono già state confrontate con quelle ottenute da altri modelli basati sulla parametrizzazione di variabili termodinamiche ottenendo risultati soddisfacenti ma in questo progetto di ricerca è prevista un'implementazione del modello che permetta una migliore stima della concentrazione di Radon nello strato atmosferico denominato "residual layer".