Effetto interventi dietetici sul grasso viscerale e sui meccanismi delle malattie cronico-degenerative nell¿uomo.
Progetto Le patologie cronico degenerative (malattie cardio e cerebrovacolari, diabete, obesità, tumori e malattie neurodegenerative) nel mondo occidentale comportano un lungo periodo di sviluppo in cui fattori di rischio e meccanismi patogenetici sono profondamente influenzabili da stile di vita ed interazione con l¿ambiente alimentare. Particolarmente importante è l¿incremento del grasso viscerale addominale per l¿elevata attività lipolitica degli adipociti viscerali con conseguente liberazione di elevate quantità di acidi grassi liberi (FFA). L¿aumento degli FFA ha effetti negativi sia livello epatocelulare che a livello muscolare conducendo ad una cronica condizione di iperinsulinemia, iperglicemia, iperossidazione lipidica, rallentamento del metabolismo del glicogeno. Gli adipociti viscerali hanno inoltre la proprietà di sintetizzare e secernere numerosi ormoni con attività autocrina , paracrina (TNF ¿, IL-6, TGFß, IGF-1 ed endocrina (leptina, adiponectina, visfatina, resistina) che a loro volta sono fortemente coinvolti nel metabolismo glucidico e lipico. I fattori più significativi, insulino-resistenza e infiammazione cronica, coesistono con un¿alterata regolazione nutrizionale dell¿espressione genica, e sono correlati a modificazioni epigenetiche del DNA, in particolare del suo stato di metilazione, a sua volta modulato dello stato nutrizionale. Questi aspetti possono spiegare il ruolo protettivo di frutta e verdura nella dieta, controllare con strategie nutrizionali l¿attuale epidemia di patologie cronico-degenerative, e dotare alimenti funzionali di health claims, ma le conoscenze sono ancora limitate.
Questa ricerca si propone di chiarire gli effetti di interventi dietetici mirati ad ottenere calo ponderale e ad aumentarne il consumo di frutta e verdura su modificazioni del grasso viscerale, degli ormoni e delle adipochine, risposte infiammatorie, insulino-sensitività e metilazione del DNA 1) in soggetti con semplici alterazioni ponderali e 2) portatori di sindrome metabolica, in quanto a rischio di sviluppare patologie cronico-degenerative, studiati prima e dopo intervento dietetico.
Tutti i soggetti all¿inizio dello studio e dopo perdita di peso del 10% saranno sottoposti alle seguenti analisi strumentali: a) misurazione del dispendio energetico, b) studio della composizione corporea, c) misurazione ecografica del tessuto adiposo addominale, d) questionario alimentare, e) esami di laboratorio di ruotine e specifici (insulina, c-peptide, cortisolo, leptina, ghrelina, adiponectina, visfatina, Ghrelina, NPY, TNFalfa, IL-1beta, IL-6, CPR). In particolare si valuteranno fattori di rischio connessi alla sindrome metabolica, marker di insulino-sensitività e stato infiammatorio, metionina, omocisteina e stato di metilazione del DNA linfocitario, con marker di esposizione a componenti anti-infiammatori derivanti da frutta e verdura, quali acido salicilico ed altri composti fenolici, vitamine anti-ossidanti, acido folico e vitamina B12.