Attuali tendenze sulla comparazione tra necropoli e abitato. Da Tarchna al dibattito Università degli Studi di Milano- École Française de Rome, Università degli Studi di Napoli L¿Orientale
Progetto Tra i filoni di ricerca perseguiti da tempo dalla Cattedra di Etruscologia dell¿Università degli Studi di Milano è attivo quello inerente allo studio dei reperti mobili in condizione frammentaria restituiti dagli abitati. Si tratta di una tematica essenziale in campo archeologico, ove le classi di materiale costituite da reperti mobili, in connessione con i loro contesti di rinvenimento, costituiscono una fonte di documentazione primaria in tutti i campi della ricerca (dalla gestualità nella prassi quotidiana a quella rituale), in assenza di fonti scritte dirette.
La ricerca che qui si propone intende tematizzare un percorso conoscitivo che ha portato in anni più recenti (Progetto Tarquinia) a trattare il reperto mobile come segno da cui partire per cogliere linee di tendenza e assetti culturali nel loro divenire storico. Tale criterio, basato una tipologia delle parti di vaso conservate e dette `capofila¿, presuppone una ricostruzione dei repertori e degli apparati d¿uso, senza fare ricorso a confronti esterni per ricostruire le forme intere, e procede da dati interni alla documentazione stessa (Collana Tarchna, diretta da M. Bonghi Jovino).
Lo stato attuale delle ricerche richiede un approfondimento critico delle linee di pensiero che hanno portato a elaborare invece sistemi basati su una lettura del frammento come unità singola da ricostruire nella sua interezza, facendo ricorso a confronti con contesti anche a destinazione diversa, quali le necropoli. Le strategie finora derivate (ad esempio le serie Lattara, Cuma, Dizionari delle forme ceramiche, ecc.) hanno portato a impostare tipologie basate sulla forma intera del vaso, con notevoli ripercussioni sugli aspetti della tipologia e dunque sulla valutazione degli ambiti funzionali, non necessariamente coincidenti con le tendenze che guidano il comportamento culturale in contesti di abitato.
Si tratta ora di esplorare su di un piano teorico più alto questi due principali assi metodologici, in modo da valutarne identità e differenze e confrontare in modo dialettico i risultati ottenuti dalle diverse équipe operanti sul territorio etrusco. Lo scopo è altresì la ricerca di spazi di pensiero che consentano di tenere distinto il piano della classificazione da quello della posizione ideologica e interpretativa, senza aprioristicamente indirizzare la ricerca verso un unico sistema su cui convergere.
Le classi di materiale le cui tipologie verranno sottoposte ad analisi, nella dialettica tra necropoli (forme intere) e abitato (frammenti), sono le seguenti:
1. bucchero
2. ceramica a vernice nera ellenistica
3. ceramiche di impasto
4. ceramiche depurate
Sono necessari opportuni contributi volti a supportare:
- missioni per lo studio in biblioteche specializzate (Biblioteche degli Istituti e delle Scuole archeologiche di Roma)
- pubblicazioni nella Collana Tarchna