Stato dell¿arte
Il nostro gruppo da quasi 10 anni si occupa di alimenti a base di proteine di soia, in quanto è stato dimostrato che sono utili per la prevenzione delle ipercolesterolemie.
C'è tuttavia una crescente richiesta, da parte dell¿industria alimentare europea, di altre proteine vegetali diverse dalla soia, che non corrano il rischio di essere contaminate da materiale geneticamente modificato.
Dopo esserci interessati negli ultimi anni prevalentemente di lupino bianco, recentemente l'attenzione del nostro gruppo di ricerca si è rivolta al lupino blu, un legume con un prezzo più competitivo, e al pisello e girasole, le cui proteine sono sottoprodotto dell¿estrazione, rispettivamente, degli amidi e dell¿olio.
Nel Centro Grossi Paoletti, diretto dal Prof. Sirtori, si sta organizzando uno studio clinico per testare l¿attività ipocolesterolemica di queste materie prime innovative, mentre questo gruppo di ricerca è impegnato nello sviluppo di metodi per la tracciabilità di queste proteine. Infatti, essendo questi ingredienti proteici poco utilizzate nella preparazione di alimenti, non ci sono ancora a disposizione metodi per il loro dosaggio nei prodotti finiti.
Obiettivi del progetto
1. Identificazione delle principali proteine di deposito dei semi di lupino angustifolio, pisello e girasole mediante proteomica bidimensionale (2D) / spettrometria di massa.
2. Comparazione del proteoma di diverse cultivar di lupino blu mediante proteomica 2D.
3. Sviluppo di metodiche analitiche innovative per assicurare la rintracciabilità delle proteine citate negli ingredienti alimentari e nei prodotti finiti, basate sulla HPLC-ESI-MS/MS e sulla piattaforma informatica Spectrum Mill (shot-gun proteomics).
Piano di lavoro
I campioni di isolati proteici sperimentali di lupino blu, pisello e girasole sono forniti dal Fraunhofer Institute di Freissing (Germania) insieme alle materie prime di produzione e ad alcuni alimenti prototipo. I semi di diverse cultivar di lupino blu sono, invece, forniti dall¿Istituto delle colture Foraggiere di Lodi.
Le proteine saranno estratte con metodiche atte a massimizzare l¿estrazione e allo stesso tempo a facilitare l¿analisi in proteomica 2D e in HPLC-ESI-MS/MS. Gli spot isolati dai gel 2D saranno identificati in modo univoco mediante CHIP-CUBE HPLC-ESI-MS/MS.
Raggiunta un¿informazione completa sul proteoma di questi semi, si passerà ad analizzare gli isolati proteici commerciali per verificare se la maggior parte delle proteine sono conservate. In seguito si analizzeranno alcuni alimenti prototipo per verificare l'effettiva tracciabilità negli alimenti finiti.