Studio dell¿ S-Equolo, esclusiva forma enantiomerica di un metabolita dell'isoflavone della soia prodotto dalla flora batterica intestinale umana con efficacia salutistica
Progetto L¿equolo è un estrogeno non steroideo che può essere presente nelle urine di soggetti che consumano soia. Si forma in seguito all¿azione della microflora intestinale e questo passaggio è di fondamentale importanza in quanto l¿efficacia salutistica derivante all¿assunzione di soia (malattie cardiovascolari, composizione ossea e menopausa) sembra dipendere dalla capacità dell¿individuo di effettuare tale biotrasformazione.
Scopo: Stimare in un campione di volontari adulti la capacità di produrre i metaboliti della daidzina: daidzeina, diidrodaidzeina, S-equolo, R-equolo, O-desmetilangolensina e correlare tale attività con la composizione della comunità batterica del microbiota intestinale.
Disegno sperimentale: Cinquanta soggetti sani assumeranno a digiuno estratto di soia contenente 60 mg di daidzina. Prima dell¿assunzione dell¿estratto e ad intervalli di 1h per 8h verranno effettuati dei prelievi capillari di sangue. Verranno raccolte le urine delle 24h prima della somministrazione e nelle 4 giornate successive. Verrà caratterizzata la comunità batterica intestinale al fine di individuare i ceppi microbici responsabili della degradazione intestinale della daidzina ed eventualmente associarne la loro presenza a particolari comportamenti alimentari.
Materiali e Metodi: La determinazione degli isoflavoni e dei loro metaboliti sarà condotta in LC-MS/MS mediante uno spettrometro di massa a triplo quadrupolo. Inoltre sfruttando le caratteristiche di una colonna chirale impaccata con silice-ciclodestrine saranno analizzati in LC-MS/MS i diversi fluidi biologici per la determinazione quali-quantitativa dell¿ S- ed R-equolo.
Risultati attesi: I risultati ottenuti consentiranno di stimare la capacità di un campione di popolazione di produrre S-equolo in seguito all¿assunzione di isoflavoni della soia. Inoltre si otterranno utili informazioni circa le correlazioni eventualmente esistenti tra abitudini alimentari e capacità di metabolizzare la daidzina ad S-equolo.