Il progetto e' rivolto allo studio di nanoparticelle isolate mediante tecniche avanzate di spettroscopia mediante luce di sincrotrone. Il gruppo dei proponenti ha dimostrato per la prima volta che tali tecniche, ed in particolare la spetroscopia di assorbimento di raggi X, sono applicabili allo studio di particelle libere (P.Piseri et al. - in corso di pubblicazione); cio¿ avvalendosi dell'elevata densita' di nanoparticelle ottenibile in fascio molecolare mediante l'uso delle tecniche di separazione aerodinamica sviluppate presso il laboratorio di Getti Molecolari e Materiali Nanocristallini dell¿Universita¿ degli Studi di Milano; l'attivita' del Laboratorio sulle tematiche di spettroscopia con luce di sincrotrone ha ricevuto il premio Luigi Tartufari 2006 dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Il successo di tali esperimenti ha portato all¿approvazione di un progetto di lungo termine presso il Sincrotrone di Trieste - ELETTRA (240 h a semestre di utilizzo della macchina per un periodo di 2 anni) ed al coinvolgimento nello sviluppo di una stazione sperimentale per l¿uso della radiazione prodotta dal laser ad elettroni liberi FERMI. Al fianco di tali progetti si e¿ sviluppata una collaborazione con il gruppo di ricerca attivo nello sviluppo del laser ad elettroni liberi da anello di accumulazione (progetto EUFELE), tale collaborazione e¿ rivolta allo studio di nanoparticelle di carbonio di interesse astrofisico mediante esperimenti di diffusione anelastica di radiazione ultravioletta. L¿ampia banda di assorbimento a 217.4nm e le connessioni tra tale struttura e le bande di emissione infrarossa diffusa, rappresentano uno dei problemi piu¿ rilevanti e discussi del mezzo interstellare (lo studio di tale struttura e¿ tra l¿altro il tema che stimolo¿ le ricerche che condussero alla scoperta del fullerene ed al nobel per la chimica 1996), il roulo di aggregati di carbonio nel determinare le proprieta¿ ottiche del mezzo interstellare e¿ universalmente riconosciuto mentre resta molto controversa la determinazione di quale sia la struttura e composizione fine di queste particelle. La spettroscopia di fuorescenza di tali sistemi in forma di particelle isolate potrebbe portare un contributo determinante nella risoluzione di tale controversia.