Studio della perfusione cerebrale nei pazienti con disturbi cognitivi lievi (MCI): confronto tra forme amnestiche e forme non amnestiche
Progetto Per ¿Mild Cognitive Impairment¿ si definisce una categoria eterogenea di pazienti con disturbi cognitivi lievi, riferiti soggettivamente come disturbo della memoria, senza demenza e con un profilo caratterizzato da alterazioni di un singolo dominio neuropsicologico. Tra questi, la sottocategoria attualmente meglio definita è quella dei soggetti che presentano deficit cognitivi oggettivabili ai test neuropsicologici con interessamento del solo dominio della memoria (MCI-amnesici o a-MCI). Altri pazienti possono invece presentare deficit in domini neuropsicologici differenti, come quello delle funzioni esecutive; questi soggetti, pur lamentando alterazioni della memoria, eseguono in modo normale i test che monitorizzano le capacità mnesiche, ma bassi punteggi nei test che indagano le funzioni frontali. Le ricerce attualmente in corso sono volte ad identificare alterazioni neuroanatomiche alla base di queste diverse forme di disturbo cognitivo.
Le tecniche di tomografia ad emissione (PET e SPET) rappresentano strumenti molto sofisticati e potenti per lo studio di variabili neurofisiologiche fondamentali come il flusso ematico ed il metabolismo cerebrale e la densità dei sistemi di neurotrasmissione. La PET è stata impiegata per la valutazione sperimentale delle diverse categorie di pazienti con disturbo cognitivo minore, identificando differenze significative di attività metabolica tra le varie forme di MCI, in particolare nelle regioni temporali.
Con il presente progetto si vuole verificare la possibilità di impiegare la tecnica SPET con [Tc-99m]-HMPAO, più ampiamente disponibile rispetto alla PET, per identificare alterazioni di flusso cerebrale specifiche delle diverse categorie di Mild Cognitive Impairment.
Tra i pazienti afferenti alla Cattedra di Neurologia del Dipartimento di Scienze Cliniche ¿Luigi Sacco¿ dell¿Università degli Studi di Milano, verranno studiati due gruppi di pazienti MCI, composti da almeno 10 elementi per gruppo, omogenei per numerosità e caratteristiche demografiche, che soddisfino rispettivamente ai requisiti per la diagnosi di MCI-amnestico e di MCI-non-amnestico.
I dati verranno analizzati con un sistema automatico al fine di identificare la presenza di alterazioni focali del flusso cerebrale in grado di identificare i due gruppi.