Data di Pubblicazione:
2013
Citazione:
Magic angle nella RM a bassa intensità di campo: è solo un errore di posizionamento? / D. De Zani, M. Di Giancamillo, C. Polidori, G. Ravasio, D.D. Zani. ((Intervento presentato al 19. convegno SIVE-FEEVA tenutosi a Arezzo nel 2013.
Abstract:
Scopo del lavoro. Nell’interpretazione delle immagini di Risonanza Magnetica (RM) deve essere tenuto in considerazione che la posizione delle strutture tenodesmiche rispetto al campo magnetico può provocare un aumento di segnale delle stesse, mimando una lesione1,2,3,4,5,6. Tale artefatto viene definito “Magic Angle” ed è già stato descritto in letteratura a carico dei leg. collaterali (CL) del- l’articolazione interfalangea distale (DIPJ)2,3,5,6 del tendine flessore profondo del dito (DDFT)1,4,5 e dei legamenti sesamoidei obliqui (OSL)3. Tale artefatto può presentarsi utilizzando sia sistemi RM ad alto che basso campo quando le strutture anatomiche prima elencate si posizionano a circa 54° rispetto al campo magnetico (CM). In nessuno studio però vengono descritte le alterazioni di se- gnale riconducibili a Magic Angle a carico degli OSL utilizzando posizionamenti che mimino di- fetti conformazionali dell’estremità distale del cavallo (Toe-in/Toe-out). Lo scopo del presente stu- dio è quello di verificare la presenza di Magic Angle a carico degli OSL nel cavallo, utilizzando un tomografo a basso campo con CM verticale e posizionando l’arto in modo tale da simulare difetti conformazionali. Gli autori si propongono inoltre di verificare quali sequenze, tra quelle comune- mente inserite in un protocollo standard, siano le più sensibili a tale artefatto.
Materiali e metodi. Sono stati sottoposti ad esame RM utilizzando un tomografo a basso campo n=3 arti isolati sinistri di soggetti sottoposti ad eutanasia per ragioni non correlate allo studio. Ogni arto è stato posizionato mantenendo l’asse sagittale perpendicolare al CM, mimando il posiziona- mento “in-vivo” con il soggetto in decubito laterale sinistro. Per ogni arto sono state eseguite scan- sioni RM lungo il piano trasversale, utilizzando un protocollo standard previsto per esami clinici in cavalli affetti da zoppia che comprendeva sequenze pesate in T1, T2, Proton Density (PD) e se- quenze ad inversione con soppressione del segnale lipidico (STIR). Per verificare l’assenza di le- sioni a carico degli OSL sono state acquisite le scansioni mantenendo l’arto in posizione neutra (0°). Successivamente, ogni arto è stato ruotato lungo l’asse sagittale di 4°, 8°, 12° e 16°, sia in senso orario che antiorario e per ciascun grado di rotazione il protocollo RM è stato ripetuto.
L’intensità di segnale a carico degli OSL è stata misurata in ogni sequenza e per ogni posiziona- mento impiegando un software dedicato. Ogni misurazione è stata ripetuta tre volte ed è stata poi calcolata la media. Il test t di sudent è stato quindi utilizzato per valutare la significatività dell’in- cremento di segnale rispetto alla media. La significatività è stata ritenuta positiva con a=0,05. Risultati. Il segnale a carico OSL laterale e mediale con l’arto in posizione neutra era pressoché so- vrapponibile. È stato invece osservato come all’aumentare del grado di rotazione si verificasse un aumento dell’intensità di segnale a carico dell’uno o dell’altro legamento. Infatti, ruotando l’arto in senso orario (+4°, +8°, +12°, +16°) è stato osservato un incremento lineare di segnale dell’OSL me- diale, posto verso l’alto. Viceversa, ruotando l’arto in senso antiorario, l’aumento d’intensità del se- gnale si è verificato a carico dell’OSL laterale, posto verso il basso. Nonostante l’incremento linea- re di segnale e la corrispondenza tra localizzazione dell’iperintensità e direzione della rotazione, una significatività statistica è stata osservata solo con rotazioni di 16° e -16°.
Conclusioni. Nel presente studio è stato osservato come, in tutte le sequenze, ad un incremento del grado di rotazione corrispondesse un aum
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
D. De Zani, M. Di Giancamillo, C. Polidori, G. Ravasio, D.D. Zani
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