Data di Pubblicazione:
2016
Citazione:
In principio furono i samurai … / V. Sica. - In: LINGUE CULTURE MEDIAZIONI. - ISSN 2284-1881. - 3:2(2016 Dec), pp. 11-22. [10.7358/lcm-2016-002-sica]
Abstract:
Per la fascinazione collettiva dell’Occidente, al Giappone è assegnata una dicotomia fra aspetti millenari (il passato, e quindi la tradizione), e virtù tecnologiche (il presente, e dunque la modernità).
Se nel primo di questi due macro-contenitori percettivi infallibilmente trovano spazio riferimenti a un popolo ‘geneticamente disciplinato’ come solo una progenie di samurai saprebbe essere, un’estetica del quotidiano spontaneamente sobria con il timbro distintivo dello zen, un’attitudine congenita a contemplazione e rispetto della natura, nel secondo confluiscono spazi urbani futuristici, sperimentazioni robotiche, nonché una variopinta babele di tendenze e prodotti alla moda.
Tuttavia, sarebbe ingenuo ritenere che il Giappone sia stato, e sia, mero oggetto passivo di un ‘romantico’ bisogno di confortante esotismo.
La premessa introduttiva al volume percorre a volo d’uccello alcune fasi storiche cruciali in cui il Giappone, trovandosi nella necessità di conquistare (o riconquistare) un consenso internazionale (riconoscimento di dignità etnica, politico, economico), ha consapevolmente fatto ricorso a tòpoi culturali sul proprio, distinto modo di essere e di pensare.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Meiji period; stereotyped samurai; rhetoric of bushidō; zen cliché
Elenco autori:
V. Sica
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