Analisi dei parametri riproduttivi e valutazione dei fattori di rischio per la febbre Q in aziende di bovine da latte=Analysis of reproductive parameters and evaluation of risk factors for Q fever in dairy herds
Articolo
Data di Pubblicazione:
2016
Citazione:
Analisi dei parametri riproduttivi e valutazione dei fattori di rischio per la febbre Q in aziende di bovine da latte=Analysis of reproductive parameters and evaluation of risk factors for Q fever in dairy herds / S. Miotto, G. Minozzi, G. Valla, R. Piccinini. - In: LARGE ANIMALS REVIEW. - ISSN 1124-4593. - 22:3(2016), pp. 109-113.
Abstract:
La febbre Q è una patologia zoonosica diffusa in tutto il mondo, sostenuta da Coxiella burnetii. Le vie di trasmissione sono diverse, quella inalatoria è la più frequente negli animali e nell’uomo. L’obiettivo dello studio è valutare la presenza e gestione dei fattori di rischio associati all’infezione, in aziende di bovine da latte nelle province di Como e Lecco (Lombardia) e correlare la presenza/assenza del patogeno con l’andamento dei parametri riproduttivi. I campioni di latte di 83 aziende sono stati esaminati mediante PCR: 28 di queste sono state quindi incluse in uno studio caso-controllo (positive vs. negative). Su un totale di 83 aziende, 16 (19,3%) sono risultate positive a C. burnetii. Fra i fattori di rischio, solo il passaggio di greggi sui terreni agricoli delle aziende si è dimostrato significativamente correlato con la positività alla malattia. Sia la frequenza di calori disponibili, sia il periodo parto-concepimento sono risultati statisticamente più elevati nelle aziende positive, rispetto ai controlli. La mancata differenza significativa del numero di aborti nei casi e nei controlli può essere legata alla maggior diffusione di Neospora caninum nelle aziende controllo. La fotografia delle aziende infette da C. burnetii mostra come le bovine tardino ad essere fecondate, con la conseguenza diretta di una perdita economica notevole. Inoltre sono presenti molti fattori di rischio per l’infezione degli animali e dell’uomo. Da segnalare come quasi la metà delle aziende positive pratica la vendita diretta al consumatore: l’infezione per via digerente è tuttora discussa, però è stato descritto un focolaio di febbre Q in un piccolo gruppo di consumatori abituali di latte crudo. Si postula perciò lo sviluppo di sistemi di controllo efficaci incentrati sulla figura del veterinario aziendale.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Q fever; dairy cow; zoonosis; risk factors; days open
Elenco autori:
S. Miotto, G. Minozzi, G. Valla, R. Piccinini
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