Il progetto Bedriacum rappresenta una nuova fase nell’ambito del decennale programma di scavi e ricerche che l’Università di Milano conduce nel vicus romano presso Calvatone (CR).
Il sito, noto dalle fonti storiche per lo svolgimento dei celebri scontri del 69 d.C., è un raro di caso di centro minore della Cisalpina romana oggetto di scavi estensivi e programmati.
La fondazione del vicus si data alla seconda metà del II sec. a.C., in connessione con Cremona, prima colonia latina fondata dai Romani a nord del Po nel 218 a.C., e la via Postumia. L’abitato di Bedriacum viene fondato ex novo nel punto in cui la strada consolare incrociava il fiume Oglio per poi piegare verso nord-est in direzione di Verona. In virtù di tale posizione strategica il sito assume il ruolo di centro nevralgico della rete viaria e idrica dell’area mediopadana. Emporio commerciale e centro agricolo, il sito viene frequentato fino al IV-V sec. d.C., con dinamiche di sviluppo e abbandono ancora da definire.
Le precedenti campagne di scavo condotte a Bedriacum dall’Università degli Studi di Milano (1988-2023) hanno interessato una parte dell’abitato romano, la cosiddetta “area di proprietà provinciale” in località Costa di Sant’Andrea, mettendo in luce ampie porzioni di quartieri residenziali, tra cui domus dotate di apparati decorativi e suntuari, e zone a più spiccata vocazione artigianale e produttiva.
Il nuovo progetto si prefigge di estendere le indagini sia in profondità che all’esterno dell’area provinciale, per affrontare nuove domande di ricerca rivolte a temi urbanistici e sociali.
In particolare, a guidare questa nuova stagione di ricerche sono quesiti riguardanti:
1. cronologia e modalità dell’impianto del sito, preesistenze e situazione geomorfologica al momento della fondazione;
2. assetti urbanistici e presenza, all’interno dell’abitato, di orientamenti e assi divergenti tra loro: motivazioni, diacronia e implicazioni;
3. rapporto con il paesaggio antico, sfruttamento delle risorse naturali e agricole, relazione tra il vicus e il territorio circostante;
4. strategie economiche, di sussistenza e di scambio, sulla base di nuove indagini paleobotaniche, archeozoologiche e materiali, e cause-effetti in termini di articolazione sociale degli abitanti (mobilità, classi mercantili e subalterne).
Per affrontare queste domande il nuovo progetto di ricerca necessita di attuare un’articolata strategia di indagini multidisciplinari, che integri prospezioni geofisiche e territoriali, analisi di laboratorio, saggi di scavo mirati, in grado di dialogare tramite aggiornati sistemi informatizzati.
La rilevanza del progetto è stata del resto premiata nel 2023 da due finanziamenti PRIN (Progetto Rures PRIN2022, e Progetto Circe PRIN PNRR 2022), che vedono entrambi in Bedriacum un caso-studio strategico.
Un ulteriore punto di forza del progetto Calvatone è, storicamente, l’impegno profuso nelle attività di disseminazione scientifica e di Terza missione.