Lavagnone (Desenzano-Lonato, BS): ricerche archeologiche nel sito Unesco "Palafitte preistoriche dell'arco alpino"
Progetto Il progetto riguarda il sito palafitticolo del Lavagnone, oggetto di indagini sistematiche promosse dall’Ateneo da oltre 30 anni ed ancora di enormi potenzialità. Il sito è noto come contesto di riferimento per lo studio dell’età del Bronzo in Italia settentrionale e delle culture di Polada e delle Palafitte e Terramare. La sequenza insediativa eccezionalmente lunga, abbinata a depositi anaerobici idonei alla conservazione dei resti organici (in particolare legno per la dendrocronologia), permette di indagare diacronicamente quasi tutte le fasi dell’età del Bronzo in una prospettiva multidisciplinare che coniuga archeologia, dendrocronologia, archeozoologia, palinologia e paleobotanica.
Come sito UNESCO “Palafitte preistoriche dell'arco alpino”, il contesto è parte di un più ampio progetto di tutela e valorizzazione che si armonizza con gli obiettivi di Terza Missione, anche grazie a un partenariato internazionale e nazionale con:
- International & Swiss Coordination Group UNESCO Palafittes (www.palafittes.org),
- Mibact - Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino (www.unescopalafitteitalia.beniculturali.it),
- Museo Civico Archeologico "Giovanni Rambotti" (https://www.comune.desenzano.brescia.it/Il-Comune/Luoghi/Museo-Civico-Archeologico-Giovanni-Rambotti).
Il presente progetto si focalizza su tre obiettivi:
I. Incrementare il quadro delle conoscenze relativo alle tipologie di abitato di ambiente umido in uso nel Bronzo Antico. Le attività riguardano il settore E, aperto nel 2007 per l’indagine in estensione delle strutture insediative. Oltre ad acquisire maggiori dati strutturali, si intende documentarli con metodologie non precedentemente impiegate come la fotogrammetria e la modellizzazione tridimensionale (Fotoscan), cercando con questo di ottenere strumenti più efficaci sia per l’analisi e la ricerca sia per la didattica, la valorizzazione e la fruizione del contesto, inaccessibile se non a scavi aperti.
II. Implementare il quadro della cronologia assoluta. Questo ambito del progetto riguarda la possibilità di ottenere date assolute correlabili ai contesti di scavo grazie alla dendrocronologia e in particolare intende estendere la curva stazionale raccordando le sequenze già disponibili per il Bronzo Antico e il Bronzo Medio. Per questo obiettivo, realizzabile con l’avanzamento delle indagini nei settori D ed E, si eseguiranno nuove campionature per le analisi delle sequenze anulari da strutture lignee.
III. Acquisire dati contestuali sulle pratiche cultuali del Bronzo Antico, documentate ai margini dell’abitato palafitticolo da offerte votive in acqua (Gewässerfunde), tra cui un giogo e una piroga monossile. Per approfondire il quadro contestuale di questi ritrovamenti, si intende proseguire gli scavi nel settore D con scavi stratigrafici e campionamenti per studi micro-morfologici e paleo- ambientali (sezioni sottili, colonne stratigrafiche e box per analisi pollinica e dei macro-resti vegetali)