Il progetto CAB rappresenta una nuova fase nell’ambito del decennale programma di scavi e ricerche che l’Università di Milano conduce nel vicus romano di Calvatone, l’antica Bedriacum.
Il sito, noto dalle fonti storiche per lo svolgimento dei celebri scontri del 69 d.C., è un raro di caso di centro minore della Cisalpina romana oggetto di scavi estensivi e programmati.
La fondazione del vicus si data alla seconda metà del II sec. a.C. ed è strettamente legata a Cremona, prima colonia latina fondata dai Romani a nord del Po nel 218 a.C. L’abitato di Bedriacum era situato lungo la via Postumia, nel punto in cui la strada consolare incrociava il fiume Oglio per poi piegare verso nord-est in direzione di Verona. In virtù di tale posizione strategica, centro nevralgico della rete viaria e idrica della Pianura Padana, si deve riconoscere all’emporio commerciale, frequentato fino al IV-V sec. d.C., la funzione di importante nodo stradale e fluviale dell’area mediopadana.
Le precedenti campagne di scavo condotte a Bedriacum dall’Università degli Studi di Milano (1988-2022) hanno interessato una parte dell’abitato romano, la cd. “area di proprietà provinciale” in località Costa di Sant’Andrea, mettendo in luce ampie porzioni di quartieri residenziali, tra cui domus dotate di apparati decorativi e suntuari, e zone a più spiccata vocazione artigianale e produttiva.
Il nuovo progetto CAB si prefigge, basandosi sulla mole di dati disponibili dalle precedenti campagne, si estendere le ricerche sia in profondità che all’esterno dell’area provinciale, per affrontare nuove domande di ricerca rivolte a temi urbanistici e sociali.
In particolare, a guidare questa nuova stagione di ricerche sono quesiti riguardanti:
1. cronologia e modalità dell’impianto del sito, preesistenze e situazione geomorfologica al momento della fondazione;
2. assetti urbanistici e presenza, all’interno dell’abitato, di orientamenti e assi divergenti tra loro: motivazioni, diacronia e implicazioni;
3. rapporto con il paesaggio antico, sfruttamento delle risorse naturali e agricole, relazione tra il vicus e il territorio circostante;
4. strategie economiche, di sussistenza e di scambio, sulla base di nuove indagini paleobotaniche, archeozoologiche e materiali, e cause-effetti in termini di articolazione sociale degli abitanti (mobilità, classi mercantili e subalterne).
Per affrontare queste domande il nuovo progetto di ricerca necessita di attuare un’articolata strategia di indagini multidisciplinari, che integri prospezioni geofisiche e territoriali, analisi di laboratorio, saggi di scavo mirati, in grado di dialogare tramite aggiornati sistemi informatizzati.
Un ulteriore punto di forza del progetto Calvatone è, storicamente, l’impegno profuso nelle attività di disseminazione scientifica e di Terza missione.