Il sepolcreto sottostante la cripta della Chiesa della Beata Vergine Annunziata, monumento seicentesco dedicato alla sepoltura dei degenti dell’Ospedale Maggiore milanese (noto come Ca’ Granda) e, durante l’Ottocento, sacrario per i patrioti delle Cinque Giornate di Milano, cela nelle sue 14 camere ipogee un enorme patrimonio storico e scientifico. La riscoperta archeologica di tale bene culturale potrebbe portare a scrivere una nuova pagina di storia su Milano e la popolazione italiana del Seicento. Si tratta dell’unico scavo aperto proprio nella sede di UNIMI e di un contesto bio-archeologico unico al mondo. Il progetto si propone di proseguire nell’indagine archeologica delle camere sepolcrali e nel conseguente recupero della cultura materiale e dei reperti scheletrici, da analizzare in situ. La possibilità di integrare i dati archeologici e antropologici sul campo con differenti tipologie di analisi in situ in prima battuta e poi in laboratorio (chimiche, isotopiche, ecc.) permetterà di raccogliere un elevato numero di informazioni, grazie alle quali poter definire in maniera più approfondita e sistematica le fasi e le modalità di deposizione dei defunti all’interno delle camere. Si riuscirà quindi a meglio comprendere la funzione della cripta stessa, all’interno di un contesto estremamente complesso e interessante come quello dell’Ospedale Maggiore, il quale è considerato uno dei più importanti edifici sanitari della Lombardia e dell’Italia intera, sia per l’architettura che per le scienze mediche ivi praticate. Infine, risulterà possibile ricostruire uno spaccato della popolazione lombarda seicentesca, valorizzando così questo bene culturale finora poco conosciuto e diffondendo la sua ricchezza ad un pubblico sempre più vasto.