Il reimpiego degli scarti di produzione del porro di prima gamma evoluta quale modello per la filiera delle Agliacee e per l’ottenimento di estratti bioattivi per l’agricoltura (SOMMELIER)
Progetto Il progetto SOMMELIER come obiettivo generale intende sviluppare un processo di estrazione da scarti delle produzioni di Agliacee, con particolare riferimento al segmento della prima gamma evoluta del porro (processo di produzione), per l’ottenimento di estratti arricchiti in composti ricchi in zolfo e/o polifenoli da impiegarsi nel ciclo produttivo in alternativa e/o in co-utilizzo con gli esistenti. I prodotti risulteranno innovativi rispetto al panorama attuale e si andranno ad inserire in un mercato di estratti vegetali destinati alla difesa che in Italia è in forte espansione con mercati di riferimento dei biopesticidi, bioerbicidi e dei biostimolanti. Il progetto valuterà in prima istanza la possibilità di utilizzare i nuovi ingredienti/prodotti nei cicli colturali della filiera ortofrutticola andando ad accrescere le potenzialità di intervento dell’azienda e aumentando il valore economico del processo produttivo del porro, valuterà l’impiego di tecnologie estrattive a basso impatto ambientale in termini energetici e di utilizzo di solventi tossici, che garantiscano il ri-utilizzo della biomassa esausta (verosimilmente il 15% peso della biomassa fresca inziale) con destinazione da definire in base alle caratterizzazioni chimiche e valutazioni economiche che saranno condotte nel corso del progetto rendendo ancora più competitivo anche da un punto di vista economico il processo produttivo.
La strategia progettuale sarà basata su:
-Formulazione di uno/due estratti a scala di impianto pilota a partire dagli scarti della produzione di prima gamma evoluta del porro.
-Valutazione a scala parcellare dell’efficacia degli estratti e valutazione del loro impiego in colture di interesse per i consociati di AOP UNOlombardia Sacpa.
-Valutazione della sostenibilità tecnica, economica ed ambientale della linea produttiva + suo impiego applicando l’approccio Life Cycle Thinking.