Le colture di copertura (cover crop) sono colture non da reddito, coltivate per il contributo che forniscono alla sostenibilità agronomica, ambientale ed economica. Seminate poco dopo la raccolta della coltura da reddito, esse richiedono di solito nessuno o pochi interventi colturali; sono infine distrutte (terminate) in modo che la loro biomassa rimanga sul o nel terreno, e che sia possibile procedere con la semina della coltura da reddito successiva. Nonostante i loro positivi effetti siano documentati, nelle nostre aree l’adozione è ancora modesta per motivi che il gruppo operativo intende affrontare in questo progetto. Innanzitutto, da parte di molti agricoltori i costi da sostenere per la coltivazione delle colture di copertura (preparazione del letto di semina; acquisto della semente; esecuzione della semina) sono ancora visti come un ostacolo. Inoltre, l’eventuale difficoltà di terminazione, soprattutto per chi pratica agricoltura conservativa, può costituire un importante deterrente all’adozione delle colture di copertura; le recenti criticità relative al glifosate contribuiscono ulteriormente ad aumentare le incertezze per il futuro. Infine, le informazioni disponibili nei nostri ambienti per la scelta delle specie o dei miscugli sono piuttosto scarse. Il gruppo operativo intende affrontare i tre problemi sviluppando tre innovazioni: 1) un prototipo di seminatrice che consenta la semina delle cover crop in combinazione con operazioni condotte durante o dopo la coltivazione della coltura da reddito (sarchiatura, mietitrebbiatura, trinciatura dei residui, e distribuzione di effluenti liquidi); 2) un prototipo per la terminazione meccanica delle cover crop, che sarà progettato studiando le condizioni di massima efficacia di danneggiamento della vegetazione (taglio/schiacciamento ed eradicazione) da parte di organi lavoranti (rulli, dischi, ancore, denti), e poi combinandoli per ottenere il maggior effetto di distruzione della coltura di copertura; 3) un modello di simulazione che consentirà, rappresentando dinamicamente i processi che avvengono nel suolo e nella coltura, di estendere nello spazio e nel tempo i risultati di esperimenti di confronto di cover crop, ottenuti sia in progetti precedenti sia nelle aziende partner del gruppo X-COVER. Oltre ai due prototipi e al modello calibrato e funzionante, i risultati attesi sono costituiti dalla documentazione dell'efficacia di funzionamento dei prototipi (emergenza e crescita delle cover crop nella semina innovativa rispetto a quella tradizionale, per il prototipo di seminatrice; efficacia di terminazione, per il prototipo di terminazione meccanica) e da tabelle e mappe con i risultati modellistici a livello regionale lombardo di scenari di coltivazione di diverse crop soggette a diverse ipotesi di gestione (es. diverse epoche di semina; diverse epoche di terminazione). I risultati del progetto sono destinati a: 1) agricoltori che potranno applicare nelle proprie aziende le attrezzature e gli strumenti sviluppati nel corso del progetto; 2) tecnici e consulenti che li supporteranno nell’adozione di queste nuove soluzioni; 3) dottori agronomi e forestali; 4) consorzi e associazioni di produttori; 5) costruttori di macchine / attrezzature e imprese agromeccaniche che potranno applicare i risultati nella propria attività; 6) aziende produttrici di mezzi tecnici; 7) autorità regionali e nazionali di sviluppo rurale; 8) studenti e docenti di scuole e Università. I risultati saranno diffusi attraverso strumenti e materiali sviluppati dal gruppo operativo: documenti caricati sui siti di EIP-AGRI e Rete Rurale Nazionale, un sito web e un social account, 8-10 brevi filmati, 12 newsletter trimestrali, tre articoli e varie schede tecniche di approfondimento. Si realizzeranno inoltre numerose occasioni di incontro con i destinatari interessati: 11 visite nelle aziende agricole partner del progetto, un seminario, l'esposizione dei protot