Il progetto è incentrato sulla figura di Henriette Davidson Avram che, dalla metà degli anni Sessanta del secolo scorso e per quasi un trentennio, ha svolto un ruolo fondamentale per l’evolversi della ricerca in tutto il mondo. Definita “the Henry Ford of library automation” e “the Melvil Dewey of the 20th century”, a lei gli studiosi devono l’opportunità di conoscere e accedere più agevolmente al materiale conservato presso le maggiori biblioteche esistenti. Grazie all’elaborazione del formato internazionale di scambio dei dati bibliografici MARC, MAchine Readable Cataloging, ancora oggi utilizzato, Henriette Avram ha reso infatti possibile soddisfare una delle cinque “leggi” della biblioteconomia formulate da S. R. Ranganathan quasi un secolo fa, vale a dire Save the time of the reader. Senza il suo apporto oggi non avremmo servizi bibliotecari automatizzati, cataloghi online condivisi, funzioni bibliografiche strettamente connesse ad essi e, di conseguenza, gli studiosi non avrebbero avuto la possibilità di condurre ricerche agevolmente e in tempi rapidi. Per ricostruire il modus operandi e le caratteristiche di questa personalità così fondamentale per lo sviluppo stesso della ricerca scientifica si vorrebbe visionare il fondo archivistico conservato presso la Library of Congress che non è stato ancora oggetto di studi approfonditi (Henriette D. Avram MARC Development Collection Records, LC Archives, Manuscript Division, Library of Congress, Washington, D.C)