Gli animali, nel corso della loro evoluzione, sono stati esposti a un vasto numero di sostanze prodotte dalle piante e in grado di influenzare la loro fisiologia e il loro comportamento. I meccanismi tramite cui i componenti neuro attivi di queste sostanze esercitano i loro effetti sono stati ampiamente descritti ma il perché di questi effetti è stato totalmente ignorato. Questo progetto si prefigge di capire appunto il “perché”, verificando l’ipotesi che i composti neuro attivi della pianta si sono evoluti non, o non solo, come semplici deterrenti per gli animali ma anche come mezzi per attrarre e manipolare il comportamento degli animali stessi. Se questa ipotesi avesse dei fondamenti porrebbe l’interazione animali-piante in un diverso contesto ecologico, aprendo nuove prospettive, sia dal punto di vista ecologico che neurobiologico.
La simbiosi mutualistica delle formiche con le piante che producono nettare extra fiorale (EFN) è un modello ideale per verificare questa ipotesi. Questo tipo di piante attraggono con EFN le formiche, che a loro volta proteggono le piante da potenziali nemici. Con questo sistema modello il progetto si prefigge, mediante un approccio multidisciplinare coinvolgente la chimica e fisiologia delle piante, l’etologia e la neurobiologia degli insetti, la trascrittomica e la microbiomica dell’interazione, le possibili reciproche manipolazioni animali-piante.