La mafia è maschio. Narrazione dell’universo più violento e maschilista dell’Italia contemporanea, tra sottomissione e liberazione della donna.
Progetto La mafia è fondata sul potere maschile e sulla sottomissione più piena della donna, come è stato spiegato da un ricco filone di studi e ricerche. Sul tema della violenza sulle donne e sulla condizione femminile nelle organizzazioni mafiose e nei territori di mafia ci si propone di realizzare, avvalendosi di ricercatori esperti:
- un rapporto destinato a comunicazione telematica sulla lunga storia della oppressione della donna in contesti di mafia e sulla più giovane storia della rivolta femminile contro la mafia;
- una struttura di social network atta a comunicare e diffondere i risultati delle diverse fasi del progetto durante il loro svolgimento, nonché di promuovere in massimo grado la diffusione del rapporto telematico di cui sopra, una volta concluso;
- la creazione di prodotti comunicativi co-costruiti in ambienti educativi come docu-film, video, spot, opuscoli/card, spettacoli teatrali e musicali contro la violenza sulle donne perpetrata dalla mafia, per garantire la massima capacità di penetrazione e di coinvolgimento della campagna di sensibilizzazione.
Il territorio di sviluppo del progetto riguarda in modo particolare la Lombardia e la Calabria, con l'obiettivo di promuovere un raccordo tra una pluralità di attori sociali delle due regioni (scuole, università, enti pubblici, ordini professionali, etc…).
Attività dell’unità di ricerca Unimi: costruzione di un panorama storicamente significativo del fenomeno della violenza mafiosa nei confronti delle donne, con particolare riferimento alla ‘ndrangheta (panorama di riferimento per il prodotto telematico); organizzazione di seminari, convegni e momenti di formazione rivolti a scuole e cittadinanza; realizzazione di opuscoli e pubblicazioni sintetiche per la diffusione dei risultati di ricerca e dei lavori co-prodotti nell’ambito dei laboratori scolastici.