Effect of root-stimulating treatments on physiologic and growth performances of Platanus x acerifolia and Ulmus pumila seedlings
Progetto Il mercato dei fertilizzati naturali e di sintesi produce ogni anno diversi prodotti innovativi che cercano di rispondere alla richiesta di vivaisti, amministratori locali e professionisti del settore, di metodologie e prodotti che aiutino le piante urbane a superare la crisi post-trapianto grazie ad un pronto ed efficiente attecchimento.
Se infatti, una perdita di nuovi impianti di circa il 5% nei primi cinque anni dall'impianto risulta fisiologica, in molti casi essa supera il 25%, e molte delle piante che sopravvivono non assicurano enviromental services in linea con quanto richiesto. E' opinione di molti Autori che, a parità di altre condizioni, il fattore determinante nella riuscita degli impianti in ambiente urbano sia la pronta risposta dell'apparato radicale a condizioni di approvvigionamento di acqua ed elementi nutritivi molto diverse da quelle del vivaio, ed è opinione comune che il corretto apporto di nutrienti in fase di allevamento sia l'unica via per massimizzare la fitness delle giovani piante, e rendere gli apparati radicali adeguati a superare la crisi post-trapianto.
Le numerose ricerche già eseguite in questo campo, tuttavia, continuano a dare risposte molto contrastanti, soprattutto perché le necessità ecofisiologiche ed i fattori della crescita delle tantissime specie diverse impiegate in ambiente urbano sono molto diversi.
Il progetto si prefigge quindi il duplice scopo di indagare l'effetto di alcuni prodotti commerciali definiti "biostimolanti", considerati alternativi ai fertilizzanti tradizionalmente utilizzati in vivaio, in risposta a differenti regimi di approvvigionamento idrico, al fine di ottenere piante idonee al trapianto in ambiente urbano, che assicurino alte performances di crescita nel breve (un anno) e medio (due-tre anni) periodo post-trapianto in ambiente urbano.