Il progetto parte dalla considerazione che si ritiene comunemente che il dibattito sulla natura delle specie viventi e la loro possibile evoluzione non abbia una storia reale prima del XVIII secolo. Questa convinzione poggia sull’idea che la tradizione precedente fosse interamente dominata dalla dottrina aristotelica dell’eternità delle specie (fissismo) combinata con il creazionismo ebraico, cristiano e islamico. L’ipotesi centrale di SPECIES è che, al contrario, il Medioevo abbia prodotto una riflessione significativa e sofisticata sulla
costanza e fluidità delle specie, la cui originalità si radica nell’uso di argomenti basati sull’onnipotenza divina.
L’ambizione del progetto è riscrivere la storia del concetto di specie, articolandosi intorno a quattro domande specifiche, corrispondenti a quattro obiettivi fondamentali:
1. [ORIGO] Le specie sono eterne o hanno un inizio temporale?
O1: mostrare che le teorie pre-evoluzionistiche non sono un blocco monolitico e indifferenziato.
2. [ORDO] Le specie rappresentano un ordine essenziale immutabile o possono essere soggette a variazione?
O2: mostrare che ipotesi relative alla variabilità o nuova generazione di specie sorsero e furono discusse molto prima del XVIII e XIX secolo.
3. [PRAEDICATIO] Qual è la relazione tra le specie come generi naturali e le specie come predicabili logici?
O3: chiarire il rapporto tra classificazioni logiche e naturali nel periodo premoderno, distinguendo con precisione i diversi significati di “specie”.
4. [DESCENSUS] Le specie sono ordinate gerarchicamente tra loro? Consentono suddivisioni interne?
O4: offrire una ricostruzione precisa della genesi di questioni ancora attuali, come quelle legate al razzismointraspecifico, allo specismo e al bilanciamento tra interessi individuali e specifici (tema di crescente rilevanza nell’etica intergenerazionale).