La sclerosi multipla (SM) Ë una malattia multifattoriale di eziologia ancora sconosciuta che coinvolge il sistema nervoso centrale (SNC) causando neuroinfiammazione e demielinizzazione. La SM Ë caratterizzata da una forte componente infiammatoria mediata dal sistema immunitario. Il sistema immunitario si compone di diverse classi cellulari, tra cui le cellule che presentano l’antigene o APC, responsabili del riconoscimento di molecole esogene ed endogene, del loro processamento ed esposizione tramite il complesso maggiore di istocompatibilità II (o MHC di classe II), in maniera tale da attivare il sistema immunitario per rispondere a tale stimolo. Le cellule APC chiamate “professionali” sono le cellule dendritiche, i macrofagi, la microglia (nel SNC) e i linfociti B. Una volta processato l’antigene tali cellule sono in grado di attivare i linfociti T CD4+ “naïve”. Nella SM si ritiene che la microglia e i macrofagi possano processare la mielina e quindi dare origine a un processo infiammatorio rivolto contro di essa, portando alla formazione di linfociti T autoreattivi che sostengono il processo infiammatorio danneggiando ulteriormente la guaina mielinica. Tale processo, inoltre, richiama altri monociti che fagocitando i frammenti di mielina, alimentano il processamento che porterà poi nuovamente all’attivazione di altri linfociti T. Monociti, macrofagi e microglia esprimono moltissimi recettori coinvolti nel processo di fagocitosi, tra questi vi Ë il cluster della famiglia MS4A. Tale cluster comprende diversi geni, tra cui MS4A4A e MS4A6A, molto espressi dalle APC. I loro omologhi murini, rispettivamente Ms4a4a e Ms4a6d, sono stati descritti come molto espressi in modelli di neuroinfiammazione e demielinizzazione, ed essere cruciali nel processo di polarizzazione macrofagica. Entrambi sembrerebbero essere coinvolti in processi anti- infiammatori e nella fagocitosi di substrati lipidici, tuttavia non è nota la loro funzione nel processo di fagocitosi, degradazione e processamento della mielina o di sue componenti.
Nel primo obiettivo, verrà testata la capacità fagocitica di macrofagi murini differenziati da progenitori del midollo osseo, quando stimolati con mielina - tale esperimento verrà condotto su macrofagi derivanti da topi Ms4a4a-KO (Knock-Out) e Ms4a6d-KO. In un altro set sperimentale verrà valutata la capacità di tali macrofagi di promuovere la proliferazione di linfociti T autoreattivi, quando stimolati con componenti mieliniche.
Nel secondo obiettivo, verrà testata la capacità fagocitica di macrofagi umani derivanti da donatori anonimi quando stimolati con mielina. Tali macrofagi verranno poi sottoposti a silenziamento genico per MS4A4A e/o MS4A6A tramite uso di siRNA (silencing-interfering RNA). L’efficacia verrà testata tramite citofluorimetria, western blot e real-time PCR. Dopodiché tali macrofagi verranno stimolati con mielina, per studiare l’azione di tali geni nel processamento, nella fagocitosi e degradazione della mielina.