I contenuti del programma di monitoraggio e ricerca e delle attività di formazione e divulgazione e i contributi di ciascun ente possono essere riassunti come di seguito. In allegato al presente accordo è riportata la specifica scheda progettuale di maggiore dettaglio.
1. MONITORAGGIO DELLA BIODIVERSITÀ IN AMBIENTE ALPINO – MONITORAGGIO DEGLI HABITAT
Le aree protette di montagna, e quelle alpine in particolare, sono uno scenario ideale per lo studio della biodiversità, in quanto altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici, relativamente imperturbate da altri fattori esterni e in virtù della presenza di personale di vigilanza con un contatto diretto e continuo con il territorio. Il progetto di Monitoraggio della Biodiversità in Ambiente Alpino ha lo scopo di mettere in evidenza le variazioni nel tempo della ricchezza e della diversità specifica, e di verificare i legami esistenti tra queste variazioni e le trasformazioni ambientali e del clima. Il progetto di lungo termine viene condiviso con identica metodologia da Parco Nazionale Gran Paradiso, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Nazionale Val Grande e Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, e prevede la ripetizione nel tempo delle medesime operazioni di campionamento vegetazionale e faunistico (un biennio di attività seguito da 5 anni di pausa). Gli scopi principali del monitoraggio degli habitat sono: analizzare l’importanza dei parametri micro-climatici e ambientali nella distribuzione dei diversi gruppi animali; individuare tipologie ambientali e taxa potenzialmente vulnerabili ai cambiamenti climatici. L'attività di monitoraggio degli habitat si integra con quella relativa alla biodiversità animale ed è utile a porre le basi per un monitoraggio a lungo termine della biodiversità in ambiente alpino.