Azione 1: Una ricerca sul tema della Nave della Legalità, punto di arrivo di un lungo pezzo di storia del movimento antimafia e oggi, probabilmente, sua più alta rappresentazione simbolica:
a)la genesi istituzionale di questa esperienza, il processo ideativo e le motivazioni, gli obiettivi originari che l’hanno animata;
b)la storia dei percorsi formativi che hanno trovato -anno per anno- riconoscimento nel viaggio verso Palermo, la qualità dei prodotti realizzati nelle scuole e i loro temi e modelli culturali di riferimento;
c)i livelli di partecipazione delle scuole per ordine, grado e provenienza geografica e il loro eventuale cambiamento nel tempo, con l’elaborazione di conseguenti mappe e modelli descrittivi e interpretativi;
d)le caratteristiche del mondo istituzionale, politico, giudiziario, accademico, associativo e informativo che ha accompagnato questa esperienza, dal molo della partenza fino alla chiusura della giornata di Palermo, con particolare riguardo al viaggio in nave, e le sue trasformazioni negli anni;
e)le tracce lasciate nelle popolazioni giovanili che hanno partecipato al viaggio in termini di rapporto con il fenomeno mafioso, con la città di Palermo e con la Sicilia, con il mondo degli eroi dell’antimafia, con i propri progetti di impegno futuro;
f)la complessiva, poliedrica “antropologia della Nave”, intesa come specialissima combinazione di generazioni, ruoli, simboli, bandiere, parole d’ordine, regioni di origine, e di clima culturale affermatosi nelle diverse esperienze di viaggio;
f)il gruppo progettuale-organizzativo che a differenti livelli e con differenti articolazioni ha ideato, promosso e realizzato le singole esperienze di viaggio, gli apporti esterni e le relazioni di cui si è avvalso fino a generare quello che sul piano sociale può essere definito un grande “imprenditore collettivo” di tipo sociale.
Azione 2: La realizzazione di un libro sul progetto della Nave della Legalità, che merita di diventare un segno di storia e di speranza al di là di una (impegnata) ricerca che ne riconsegni i caratteri alla comunità degli studiosi e dei militanti civili, e di diventare un simbolo per tutta la parte onesta e civile del popolo italiano.