La proposta progettuale prevede la conduzione di un’indagine etnobotanica nell’ambito della Urban Ethnobotany, volta a documentare gli usi tradizionali di specie vegetali presso realtà pluriculturali urbane e periurbane, con focus su una comunità straniera di interesse, sul territorio lombardo, con particolare riguardo alle tradizioni d’uso in ambito terapeutico e alimentare. L’approccio multidisciplinare proposto contempla la ricerca etnobotanica quale strumento principe per giungere ad una più profonda conoscenza delle tradizioni culturali di una comunità straniera, con l’obiettivo di contribuire ad una maggiore accettazione e inclusione della stessa. Il progetto si organizza in quattro principali Work Packages.
1) Reconnaissance investigation: è prevista la selezione di una comunità straniera sulla base di un’approfondita ricerca bibliografica in merito ai fenomeni migratori in Italia, con particolare riguardo al territorio della Lombardia.
2) Ethnobotanical investigation: nell’ambito delle politiche di Open Science, è prevista la conduzione di interviste alla comunità straniera selezionata presso due contesti urbani/periurbani lombardi, al fine di documentare gli usi tradizionali ancora persistenti di specie vegetali. In un secondo momento l’indagine etnobotanica si sposterà presso il Paese di origine, al fine di documentare le tradizioni d’uso attuali di specie vegetali autoctone presso le aree native.
3) Laboratory investigation: sulla base dei dati primari emersi dall’indagine di campo, si selezioneranno 1/2 specie target, simbolo delle pratiche terapeutiche e/o culinarie ancora diffuse presso la comunità straniera selezionata e poco indagate in letteratura, quali potenziali fonti di nuovi composti bioattivi di origine naturale. Lo studio delle specie verterà su un approccio multidisciplinare di ricerca che richiederà la collaborazione tra diverse expertise (caratterizzazione sistematico-tassonomica, indagine micromorfologica, fitochimica, di potenziale attività biologica), con l’obiettivo di coinvolgere una rete di giovani ricercatori.
4) Research activity at the G.E. Ghirardi Botanical Garden (DISFARM, UNIMI): una parte dell’Orto botanico G.E. Ghirardi sarà destinato all’accoglienza di piante medicinali tipicamente usate dalla cultura straniera selezionata. I risultati della ricerca, nell’ambito d’azione della Citizen Science e nel contesto della ciclicità della ricerca etnobotanica, saranno oggetto di attività di disseminazione e comunicazione. Principale sede logistica sarà l’Orto Botanico G.E. Ghirardi, che diventerà esempio tangibile di internazionalizzazione, contaminazione e convivenza di diverse culture mediate dalle risorse vegetali ospitate.