Il progetto agisce prioritariamente per attuare una riduzione dei rifiuti generati dal consumo di acqua in bottiglie di plastica monouso, coinvolgendo come target moltiplicatore la comunità degli Atenei milanesi Bicocca, Statale e Politecnico, con un potenziale bacino di 150 mila persone.
Il presente progetto si propone di valorizzare gli erogatori già attivati nelle 3 Università milanesi, sviluppando una Mobile App che contribuisca ad informare e stimolare l’accesso a tali erogatori tra gli utenti e a raccogliere dati utili al fine di consentire la misurabilità dell’impatto ambientale positivo generato dalla modifica dei comportamenti e delle abitudini individuali. Questa azione, da considerarsi come sperimentazione pilota, presenta un alto potenziale di replicabilità e potrà quindi essere condivisa non solo con tutte le Università interessate, tramite la rete RUS, ma successivamente estesa anche a scuole, pubbliche amministrazioni, realtà pubbliche (es. biblioteche) o private da parte del Comune, come peraltro sollecitato dal Piano di azione a sostegno della Carta delle Città per il diritto umano all'acqua, proposta che è stata sottoposta da CICMA (Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'acqua – Onlus, capofila del progetto) all'attenzione del Comune di Milano attraverso l’Assessorato alla Transizione Ambientale. Il secondo ambito di azione su cui il progetto intende agire è il riciclo.
Nel dettaglio il progetto “BeviMi. Acqua del sindaco e consumi responsabili” è finalizzato a realizzare i seguenti obiettivi specifici:
a) Accrescere la fiducia della comunità universitaria nell'acqua di rete e il suo utilizzo rispetto all'acqua in bottiglia e ridurre la produzione di rifiuti di bottigliette di PET all'interno delle tre Università coinvolte.
b) Promuovere, attraverso l’istallazione di 1 eco-compattatore (COREPET) in ogni Università la raccolta selettiva di PET, un progetto sperimentale che consenta di attivare una filiera di riciclo a ciclo chiuso "bottle to bottle" in ottica di economia circolare, e quindi di concorrere alla riduzione della produzione di nuova plastica per liquidi per implementare il raggiungimento degli Obiettivi della Direttiva UE 2019/904.
c) Attivare un progetto di citizen science, ovvero una raccolta dati sul reale prelievo di acqua di rete per la valutazione puntuale degli impatti ambientali evitati, su un target significativo di giovani, consentendo di sviluppare una Ricerca delle Università sulla misurabilità dell’impatto del consumo di acqua di rete generato dal cambiamento dei comportamenti a livello di ciascuno dei tre Atenei.