Rete Ecologica del Lambro metropolitano e Servizi Ecosistemici a Sud-Est: verso il miglioramento del capitale naturale (ReLambro SE)
Progetto A dispetto dei molti Piani e progetti e delle visioni costruite già negli anni ’90 del 900 ,
prima fra tutte il Piano di Risanamento dei Bacini dei Fiumi Lambro Seveso e Olona
(sviluppato dall’IRER), dei Piani Regionali Paesistici e Territoriali (in elaborazione a
partire dal Decreto Urbani presso le DG Ambiente e Territorio della Regione Lombardia),
dei tentativi di Pianificazione Strategica Provinciale dei Primi anni 2000 (Progetto Città di
Città Provincia di Milano/DiAP), l’ambito esteso della Regione Urbana Milanese, si è
trasformato, è stato ed è attualmente governato nelle sue parti da una mancanza di idee
guida d’insieme solide e condivise in grado di orientarne l’assetto del paesaggio e della
pianificazione urbanistica.
Negli ultimi 10 anni, alcuni fatti, alcuni piccoli progetti, spesso locali, ci hanno permesso
di ipotizzare possibilità di consolidamento, attraverso piccoli incrementi e azioni
strategiche nell’ambito di un “disegno” ambientale potenzialmente efficacie. A partire
dal 2010 alcuni progetti promossi da partnership che hanno spesso visto in prima fila
ERSAF, le istituzioni Universitarie (Politecnico di Milano e Università Statale), associazioni
Ambientaliste come Legambiente e WWF, insieme a molti altre agenzie di ricerca e
amministrazioni pubbliche, sostenute da Fondazione Cariplo, hanno elaborato studi di
fattibilità e scenari che avevano come obiettivo la rigenerazione ecologica della
conurbazione Milanese nelle parti più prossime al centro e più complesse. Il grado
altissimo di frammentazione degli spazi aperti, la esiguità delle aree disponibili la loro
sostanziale compromissione, la difficoltà di verificare e di consolidare veri collegamenti
ecologici, la perdita della biodiversità a cui concorre molto la semplificazione delle aree
agricole più prossime all’edificato, rappresentano ostacoli apparentemente insormontabili.
La ricerca di soluzioni possibili ha portato a ridefinire molti dei presupposti del “progetto
ecologico” in particolare dando valore ad aree e fenomeni minuti e che in altri contesti
sarebbero scartati come aree compromesse, permettendo di trasformare in risorse luoghi
negletti e abbandonati, gli ambiti periferici. La natura multifunzionale e infrastrutturale
dei sistemi verdi e delle reti ecologiche, proposta e sviluppata a partire dalla Rete
Ecologica Regionale, ha certamente permesso di articolare e innovare i presupposti del progetto attribuendo un alto valore ad ogni minimo frammento e possibile elemento di
appoggio che se valorizzato ha la capacità di contribuire alla costruzione di un disegno
ecologico-paesaggistico esteso e pervasivo. Questa è la linea di partenza che è stata
consolidata con la strategia di ReLambro e Volare, due progetti finanziati a partire da
Fondazione Cariplo e mirati alla riqualificazione del fiume Lambro tra Monza e
Melegnano.
E’ indubbio che nel territorio della Città Metropolitana di Milano l’unico elemento di
continuità alla grande scala sia rappresentato dalle valli fluviali dell’Olona, del Seveso e
del Lambro e dal reticolo idrico connesso a questi sistemi. Il disegno persistente,
geologico, anche se non evidente nella percezione diretta da parte dei milanesi, se non
come fonte di rischio e di inconvenienti legati agli allagamenti e alle acque di cattiva
qualità, è emersa in modo evidente e progressivamente ha assunto un ruolo di primo
piano disegnando un sistema di spazi aperti composto dai frammenti di territorio separati
ma percorsi (e connessi) dalle sottili linee dei corsi d’acqua naturali, dei canali, del
reticolo idrico minore che, soprattutto nella parte centrale e meridionale della Città
Metropolitana, vanno a costituire una vasta ed articolata ragnatela conservando ancora
compattezza, importanza agronomica e paesaggistica.
I Nodi su cui interviene il progetto, attraverso azioni puntuali, vogliono