Descrizione - Il declino della biodiversità è un fenomeno assai allarmante, ed è evidente in particolar modo nelle aree con forte pressione antropica come la Pianura Padana. E’ ormai ben noto che la riduzione di biodiversità è causa primaria della riduzione o perdita di molti servizi ecosistemici forniti naturalmente. Gli sforzi gestionali votati alla ricostruzione degli habitat, all'adozione di pratiche agricole meno impattanti, all'utilizzo delle risorse naturali più oculate, non sembrano sempre tradursi in risultati tangibili, specialmente nel caso degli ecosistemi acquatici. Molti di questi, fra i più rilevanti per il mantenimento della biodiversità del contesto Padano sono corsi d’acqua minori (es. fontanili), generalmente poco considerati dalle normative esistenti, e quindi non, o poco, regolarmente monitorati. E’ quindi impossibile, per ora, fornire un panorama preciso e organico sull'entità e sul trend complessivo della riduzione della biodiversità dell’area Padana.
Obiettivi - L’obiettivo primario del progetto è quello di creare un articolato e puntuale database sul trend temporale della biodiversità dei sistemi acquatici ed in particolare sui corsi d’acqua minori padani, suffragati dal confronto fra informazioni storiche (a partire dal 1960) e campagne di monitoraggio approntate ad hoc.
Obiettivi derivati sono:
1) l’individuazione delle aree di maggior declino, nell’ambito del contesto di studio, e dei possibili fattori alla base del fenomeno;
2) il confronto e l’aggiornamento delle informazioni, sempre più necessario in relazione alla riduzione dei monitoraggi naturalistici avvenuta con la riorganizzazione degli enti amministrativi locali. Tali valutazioni rappresenteranno un elemento conoscitivo imprescindibile per progettare ripristini naturalistici delle aree planiziali veramente efficaci
Strategia - Verrà effettuata una raccolta ed una riorganizzazione dei dati pregressi, a partire dagli anni ’60, su “distribuzione e dimensione” della biodiversità (vegetale e animale) dei corsi d’acqua dei Comuni milanesi interessati da Fondazione CARIPLO, attingendo agli archivi degli enti territoriali, del Museo di Scienze Naturali, dell’Acquario Civico, delle Università, ecc. In parallelo, sulla base della disponibilità di una maggior quantità dati pregressi, verrà selezionato un pool di corsi d’acqua che saranno oggetto di monitoraggio specifico della fauna e flora acquatica (pesci, invertebrati, macrofite, diatomee). L’analisi sarà affiancata da una valutazione dei potenziali fattori d’impatto. Le informazioni ottenute (database e dati attuali) saranno georeferenziate in un database GIS, e saranno analizzate con tecniche di analisi ecologica spaziale. Il database risultante sarà reso disponibile sulla piattaforma UBI GREEN e integrato in quello dell’Osservatorio Regionale della Biodiversità
Risultati attesi - Il risultato principale che si otterrà sarà una stima oggettiva del livello e del trend di riduzione della biodiversità acquatica in generale. In un secondo tempo ci si concentrerà sulle specie di interesse comunitario e su quelle ricadenti nelle aree SIC e ZPS. Si tenterà di individuare e segnalare nel database i principali fattori di pressione, su cui poter in futuro intensificare gli sforzi gestionali volti al contrasto dei trend negativi in atto. Similmente, verranno individuate alcune aree “caposaldo”, sulla base della
rappresentatività delle informazioni pregresse, da monitorare in futuro come “marker” della situazione generale in atto. Infine, il database ottenuto sarà reso pubblico, in modo da massimizzarne le ricadute gestionali ed applicative