SCHELETRI, STORIA E CULTURA: UNA BANCA DATI VIRTUALE DEI RESTI UMANI DELLA LOMBARDIA ANTICA PER LO STUDIO DI POPOLAZIONI E QUALITA' DI VITA NEL PASSATO
Progetto La storia e il patrimonio culturale di una regione si misurano non soltanto attraverso le opere d'arte ma anche attraverso l'esame dei resti delle persone che lì hanno vissuto nei millenni passati. Così le ossa fungono da "bene culturale" e raccontano l' aspetto fisico, l'aspettativa di vita, lo stato di salute, l'alimentazione, le attività occupazionali e le malattie di popolazioni antiche.
Studi preliminari effettuati da noi su circa 3000 scheletri di diverse aree della Lombardia (e finanziati in parte dalla Regione) ne hanno dimostrato il potenziale nel raccontare, ad esempio, delle malattie infettive nel medioevo o della multietnicità di Milano romana. Per poter disporre di queste informazioni tuttavia è necessario studiare i resti in quantità significative.
Sarebbe utile creare una 'libreria' di scheletri che ne permettesse la consultazione fisica per ricercatori di tutto il mondo e di diverse discipline. Ciò è di difficile realizzazione per motivi legati allo spazio e alle risorse finanziarie.
Il presente progetto si propone di testare una moderna soluzione: valutare tramite il lavoro di due ricercatori la fattibilità e la fruibilità di una banca dati osteologica virtuale e digitale in 3D.
Lo studio consisterà in una selezione di 100 scheletri provenienti da 4 necropoli differenti; nello studio antropologico e nella preparazione delle ossa più rappresentative per la produzione di modelli 3D da laser scanner e da TAC (tomografia assiale computerizzata).
Il principale risultato atteso sarà quello di una banca dati scheletrica virtuale 'pilota', con la quale il fruitore potrà effettuare una ricerca per sesso, età, patologie ma soprattutto consultare e studiare la replica 3D virtuale delle ossa più rappresentative di ciascun scheletro, esaminandole al computer, come se avesse in mano la "versione" reale. Tutto ciò è un passo fondamentale per poter cambiare radicalmente il potenziale delle ossa umane nella ricostruzione storica. Permetterebbe una facile ed immediata diffusione di numerose informazioni tra ricercatori di varie discipline in tutto il mondo attinenti a un patrimonio storico e umano finora poco valorizzato.