Progetto BIOREGIONE: promuovere uno sviluppo locale sstenibile mediante l'organizzazione territoriale della domanda e dell'offerta di prodotti alimentari attraverso il sistema dei consumi collettivi
Progetto Obiettivi generali
o Migliorare la sostenibilità dei cicli agroalimentari lombardi creando le condizioni per un incontro virtuoso tra la domanda organizzata di cibo di qualità e i diversi tipi di produzione locale sostenibile anche in vista di una sostenibilità economica del sistema agroalimentare lombardo dopo il 2013, anno di fine degli attuali finanziamenti della Politica Agricola Comunitaria.
o Favorire il cambiamento della produzione agricola e il suo mantenimento nel tempo, come condizione primaria per il miglioramento complessivo dell'ambiente e del paesaggio e per il mantenimento degli equilibri territoriali tra insediamenti e spazi aperti.
Obiettivi specifici
o Identificare, quantificare e valutare lo stato attuale delle diverse forme di consumo collettivo di prodotti alimentari (es. ristorazione istituzionale, gruppi di acquisto solidali, cooperative di consumo, ecc.) in modo da facilitare il loro riorientamento nella direzione di un "sistema alimentare locale".
o Valutazione dei sistemi di approvvigionamento dei prodotti destinati alla ristorazione istituzionale nel bacino alimentare della Regione Lombardia e di Novara e confronto critico con altri casi italiani ed esteri.
o Mettere a sistema le informazioni sulle produzioni agricole biologiche e di qualità, che attualmente non sono disponibili in modo unitario, per identificarne le potenzialità in termini di mercato e di qualità in rapporto ai luoghi del consumo territoriale.
o Individuare i flussi e le relazioni territoriali tra produzione e consumo valutandone le potenzialità e i punti di debolezza: da dato economico-quantitativo a elmento di descrizione del territorio e delle sue dinamiche socioeconomiche.
o Identificare le potenzialità di riutilizzo dei rifiuti organici prodotti dal sistema della ristorazione istituzionale in un ambito territoriale scelto come campione e della loro potenzialità ad essere trasformati in fertilizzanti per aziende dello stssso ambito territoriale come base per l'aumento della sostanza organica presente nei terreni lombardi (filiera corta del rifiuto).
o Misurare e valutare i principali impatti sociali, economici ed ambientali delle filiere di produzione-distribuzione-consumo.
o Favorire la connessione tra attori della domanda e dell'offerta di prodotti agroalimentari nella prospettiva di patti agroalimentari territoriali, con una particolarre attenzione per i bacini urbani di maggiore concentrazione della domanda organizzata
o Definire in modo condiviso linee di indirizzo per politiche locali e regionali che facilitino la nascita e il consolidamento di diverse forme di produzione e consumo locale nell'ottica di sistemi agroalimentari locali.
o Fornire un set di stumenti disponibili pubblicamente per indirizzare le scelte degli acquisti collettivi (es. capitolati-tipo per gli acquisti, ecc.) e per valutare, in generale, la sostenibilità delle scelte di produzione e consumo alimentare (cruscotto di sostenibilità agroalimentare).