USE OF BIOPOLYMERS FOR SUSTAINABLE STABILIZATION OF QUALITY WINES
Progetto
USO DI BIOPOLIMERI PER LA STABILIZZAZIONE SOSTENIBILE DI VINI DI QUALITÀ - STABIWINE
Il mercato vinicolo risulta estremamente competitivo. I produttori Europei si sono trovati a dover affrontare da una parte la richiesta di riduzione dei costi e l'aumento degli standard di sostenibilità, dall'altra il miglioramento della qualità del vino. La stabilità rappresenta uno dei principali parametri associati alla qualità del vino. Per evitare l'intorbidamento del vino o la presenza di precipitati in bottiglia, i produttori trattano il vino preventivamente mediante approcci fisici o aggiunta di additivi. Le attuali pratiche per la stabilizzazione tartarica, proteica e ossidativa non sono ottimali per tutti i vini o per tutte le tipologie di cantina, specialmente per quelle di piccole dimensioni (sia convenzionali sia biologiche). In aggiunta, queste pratiche: 1) richiedono consumi elevati di energia e acqua; 2) possono interferire con la qualità e la produzione del vino; 3) richiedono talora l'uso di elevate quantità di additivi o coadiuvanti tecnologici; e 4) possono essere responsabili di perdite significative del prodotto. Gli obiettivi dello studio STABIWINE consistono: 1) nello studio di efficacia e idoneità in campo enologico di biopolimeri di nuova concezione o già applicati in altri settori; e 2) nel rendere queste pratiche disponibili alle SME della Comunità Europea coinvolte nella produzione del vino. É stato dimostrato che l'aggiunta di biopolimeri al vino inibisce la formazione di cristalli di tartrato, senza apparenti effetti negativi e senza uso di energia o acqua. Sono disponibili anche altri tipi di biopolimeri che sono in grado di assorbire selettivamente le proteine; questi biopolimeri potrebbero essere ottimizzati per l'utilizzo enologico al fine di ridurre le perdite di prodotto e migliorare le qualità sensoriali. Le ricadute economiche, ambientali e sociali che ne deriverebbero sono rilevanti. Il progetto include una valutazione delle ricadute dei trattamenti proposti sulla salute umana e sull'ambiente e la preparazione della documentazione necessaria alla richiesta di autorizzazione delle nuove molecole in sede internazionale sia per applicazione in pratiche convenzionali sia biologiche. È prevista una consistente ed efficace informazione allo scopo di far conoscere velocemente le nuove pratiche alle SME-AG e alle SME operanti nella produzione del vino.