Per il 2011 le Giornate di Studio sulle arti circensi raccolgono una parte del seminato, esponendo il risultato di studi effettuati proprio in seno al corso di laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo. Aveva ragione Socrate (o Platone per lui) dicendo “so di non sapere”. Più nello studiare una disciplina se ne scoprono e coprono le lacune, più lacune si intuiscono. Questo vale in particolare per una materia di studi in costruzione come la storiografia delle arti circensi e di strada, che ogni giorno rivela giacimenti sconosciuti di materiale. C’è un grosso lavoro di ricerca da fare riguardo agli spettacoli, ai contesti, alle singole discipline, al rapporto con altri linguaggi, ai grandi personaggi e via dicendo. Per fortuna, in Italia, di recente il lavoro ha preso una buona velocità.
Le giornate di studio 2011 sono articolate in tre parti.
La prima giornata è dedicata a Il Circo nella Storia con interventi prettamente storiografici.
La seconda giornata, Il Circo nelle Storie, presenta interventi sull’influenza del circo sulla letteratura e sulle tradizioni popolari o racconta di come alcuni personaggi del viaggio siano veri e propri eroi da romanzo d’appendice.
Nella terza giornata, Il Circo nel Sociale, si spiegano le importanti e inaspettate funzioni di aggregazione sociale di questa forma artistica.
Nella prima parte sono raggruppati sei interventi. Gli spettacoli pubblici nella tarda antichità di Guido Claudio Toresella, nel quale l’autore riesce a ricostruire le abitudini performative delle arene tardo imperiali, attraverso le analisi di reperti mai utilizzati in tal senso. In Animali nella scena, Francesco Mocellin disegna la storia della presenza di fiere in serragli e spettacoli sino al XVII secolo. Agnese Cavaleri presenta un panorama della Milano circense durante il periodo della seconda occupazione austriaca (1814-1859). Valentina Maggio pennella il ritratto di un’icona dello spettacolo popolare, Darix Togni e del suo rapporto con Milano. Sergey Makarov, direttore dell’Accademia del Circo di Mosca, illustra la storia del Circo russo. Seguirà un intervento del noto componente di una delle più prestigiose dinastie italiane, Flavio Togni.
La seconda giornata prevede tre interventi. Il primo, Una nuova stagione letteraria di Maria Vittoria Vittori, spiega come il Circo sia tornato prepotentemente ad ispirare romanzieri di tutto il mondo e di conseguenza a recuperare il suo posto nell’immaginario collettivo. Nel secondo, Clown e menestrelli nelle tradizioni popolari russe, Vera Agosti descrive le relazioni tra cultura e circo nell’ex Unione Sovietica. La biografia di Gustavo Cottino, l’ultimo “imbonitore” italiano, è al centro dell’intervento successivo, a cura di Elisa Fontana. Seguiranno gli interventi di Sampion Bouglione del Cirque d’Hiver di Parigi e di Urs Pilz, del Festival di Monte Carlo.
La terza giornata è incentrata sull’intervento di Alessandra Pennati sul Circo sociale, presentato come una nuova proposta pedagogica, che culmina nella storia, incredibile ma vera, di Miloud Oukili e della fondazione Parada. Con le testimonianze di interpreti diretti di intense storie personali. Con l’intervento di Daniel Romila. La giornata si conclude con uno spettacolo che vede interventi di artisti internazionali e nostrani.
Ricordiamo che gli obiettivi delle Giornate di Studio sono:
- Consolidare la formazione degli studenti del Dipartimento.
- Attirare l’attenzione dei media sul panorama circense.
- Permettere a un vasto numeri di operatori del settore di confrontarsi.