STUDIO DELLA COMPROMISSIONE MUSCOLARE, CARDIOVASCOLARE ED ENDOCRINA NELLE DISTROFIE MIOTONICHE: ASPETTI CLINICI, DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI
Progetto Presupposti: Le distrofie miotoniche di tipo 1 (malattia di Steinert, DM1) e di tipo 2 (DM2) sono, pur nell’ambito delle malattie rare, le distrofie muscolari più frequenti dell’età adulta (incidenza 1:8000). Si caratterizzano per la trasmissione autosomica dominante; per la progressiva atrofia ed ipostenia della muscolatura striata artuale, condizionante perdita della deambulazione e frequenti cadute; per il fenomeno miotonico; per la comparsa di cataratte precoci e per il diffuso coinvolgimento multisistemico. In particolare, il coinvolgimento cardiovascolare, respiratorio ed endocrino è causa di grave disabilità per questi pazienti. Il rischio di morte improvvisa nei pazienti con DM1 è relativamente elevato (2-10%). L’insufficienza respiratoria è la seconda causa di morte, dopo l’arresto cardiaco-circolatorio e in una percentuale variabile e poco prevedibile a priori, soddisfa i criteri per impostare la ventilazione meccanica non invasiva. L’insulino-resistenza è presente in circa 1/3 dei pazienti ma quali siano i fattori predittivi e come si correli al grado di compromissione neuromuscolare o cardiovascolare non è ancora chiaro nei dettagli. Non vi sono elementi predittivi per il grado di compromissione multisistemica e non è univoca la correlazione con il grado di espansione CTG o CCTG. Vi sono evidenze che tanto maggiore l’espansione, tanto più alta la predisposizione a sviluppare aritmie, e tanto più esteso il grado di coinvolgimento multisistemico.
Descrizione della ricerca: Ci proponiamo di studiare 100 pazienti DM1 e 70 DM2 dal punto di vista muscolare (quantificazione della forza e della miotonia), cardiovascolare (ECG, Holter ECG compreso l’intervallo RR per la componente vegetativa, ecocardiogramma, ECODOPPLER TSA) e metabolico (dosaggio della glicemia ed insulina basali e dopo OGTT; dosaggio delle citochine pro-infiammatorie; dosaggio degli ormoni gonadici) in modo longitudinale a scadenze regolari per circa 2 anni.
Obiettivo della ricerca: L’obiettivo primario sarà quello di identificare fattori predittivi di aritmie maggiori o di interessamento cardiovascolare sulla base del grado di coinvolgimento muscolare, cardiovascolare e dismetabolico. Gli obiettivi secondari della ricerca saranno quelli di valutare la progressione della forza, dei sintomi e segni di interessamento cardiaco e disendocrino nei pazienti con distrofie miotoniche, inclusa la DM2, ancora carente in quanto a dati di storia naturale. Ci aspettiamo di fornire elementi di storia naturale per entrambe le patologie, necessari ai fini di valutare eventuali modifiche nel tempo legate ad interventi terapeutici applicabili in questi pazienti. Ci aspettiamo anche di potere individuare i pazienti maggiormente predisposti a sviluppare patologie cardiovascolari o dismetaboliche sulla base dell’inquadramento neuromuscolare, clinico generale e genetico-molecolare.