Mito. Aspetti dell'intertestualità in opere francesi e francofone : approcci linguistici, filologici, letterari.
Progetto La ricerca seguirà due percorsi distinti e compenetrabili. Da un lato, un approccio linguistico e filologico; dall'altro, un approccio letterario.
In ambito filologico, si allestirà l'edizione di alcuni testi, narrativi e non, tardo-medievali e cinquecenteschi che riscrivono, adattandole o traducendole, opere dei secoli precedenti (La Belle Hélène de Constantinople, XV secolo; La Prison d'amour, traduzione di un romanzo spagnolo di fine Quattrocento; la Vie de sainte Katherine di Jean Miélot). Se la critica tendeva, fino a qualche decennio fa, a fare dei testi "originali" dei "miti" letterari, modelli ineguagliabili sul piano linguistico, stilistico, letterario, oggi si assume una visione più obiettiva e toricamente più fondata, che vede nelle opere tardive il prodotto, fortemente significativo, della cultura del loro tempo.
Le ricerche più propriamente linguistiche si collocheranno in una prospettiva sincronica per approfondire le declinazioni del mito del denaro attraverso le sue rappresentazioni nella letteratura finanziaria francese di fine Ottocento e inizio Novecento, attraverso lo studio di un corpus teatrale volto a rilevare come le scelte tematiche influiscano sulla caratterizzazione linguistica dei personaggi.
In ambito traduttologico, si studierà come in alcune compilazioni cinquecentesche, quali quelle di Jean Tixier de Ravisi e di Maurice de La Porte, la traduzione degli epiteti che definiscono gli dei dell’antichità greca e romana contribuiscono a formare l’immaginario di una epoca, che è anche quella della riscoperta filologica delle fonti (tra le quali Iliade e Odissea).
In ambito letterario, si prediligerà un approccio di semiotica narratica e di interpretazione testuale, senza dimenticare l'evoluzione storico letteraria. La presenza della mitologia nella letteratura francese e francofona è innegabile. Alcuni studi hanno focalizzato presenze-chiave di figure e sistemi mitologici nell’opera di differenti autori. Manca però uno studio sistematico che tenga presente i miti maggiori e soprattutto quelli minori, meno evidenti ma non meno significativi nelle diverse estetiche che si sono succedute dal Medio Evo sino ai giorni nostri. La rivisitazione e la risemantizzazione, aspetti sui quali si focalizzerà parte della ricerca, non riguardano soltanto miti classici, ma anche miti celtici, orientali, egiziani, indiani e così via. Sono poi molti gli autori che non si limitano a riattualizzare i miti delle epoche passate, ma ne inventano altri, per tradurre al meglio l’estetica e la Weltanschauung dell’epoca nuova che stanno vivendo. Scopo della ricerca sarà dunque anche di verificare quali e quanti miti formano altrettanti tasselli dell’immaginario dei diversi periodi culturali oggetto di studio.
La ricerca, nella sua globalità, implicherà scambi e contatti con altri studiosi in Italia, in Francia, in Belgio e nel Canada francofono. Sarà indispensabile la partecipazione a Convegni e seminari su argomenti pertinenti alla ricerca.