La questione della personalità nella storia. Marxismo, Elitismo, Presidenzialismo e Sociopsicoanalisi
Progetto Si vuole approfondire la questione del ruolo dei singoli individui nella storia concentrando l’attenzione sulle correnti che in proposito hanno elaborato le tesi più rilevanti: marxismo, elitismo, presidenzialismo e analisi sociopsicoanalitica.
Il marxismo affronta la questione della personalità nella storia in una linea sovrapersonalistica propria dello storicismo idealistico hegeliano, com’è particolarmente evidente in Marx, Engels, Plechanov, e Bordiga: linea interpretativa però segnata anche da rilevanti eccezioni o diversità d’accenti, in Sorel, in de Man e in Gramsci.
L’analisi del tema della personalità nella storia nell’elitismo è stata alternativa al marxismo nel porre la soggettività politica come tendenza sostanzialmente sempre uguale a se stessa che percorrerebbe come un filo rosso il divenire collettivo. Lo spostamento d’accenti rispetto al marxismo è segnato dal passaggio dell’analisi dalle classi sociali alle elite politiche, che concentrerebbero naturalmente in se stesse tutta la loro specifica volontà di potere. Inoltre, gli elitisti, da Mosca e Pareto a Filippo Burzio, hanno pure vagliato la questione della dittatura in senso novecentesco, fosse essa comunista o fascista.
Quanto al presidenzialismo, esso è pure una forma del pensiero politico, che richiama orientamenti come le teorie sul ruolo speciale della personalità nella storia, il decisionismo ed ideologie politiche come il gollismo. Lo studio dell’istituzione presidenziale statunitense nei suoi cambiamenti nel corso del Novecento permette di riflettere sulla trama di passioni, interessi, idee, forze e poteri che hanno visto i leader contemporanei confrontarsi con le istituzioni democratiche per cercare di imporre, con la loro personalità, una visione originale della politica. Si compone così una sintesi storica che si costruisce attorno al tema del “carattere” del personaggio politico, ovvero delle vicende e dei tratti personali del primo cittadino americano che occupa un ruolo centrale nelle riflessioni politiche del mondo intero.
L’approccio sociopsicologico, con particolare riferimento alle dottrine sociali della psicoanalisi, viene svolto soprattutto in riferimento al rapporto tra leader e masse. A questo fine sono da vagliare i lavori socio-psicoanalitici che hanno maggiormente analizzato sia la natura di questo rapporto sia le condizioni per la sua realizzazione. Gli autori fondamentali che verranno presi in considerazione sono: Freud, Adler, Jung, Fromm e Reich. L’analisi dei diversi contributi socio-psiconalitici è finalizzata a rispondere a questioni di fondo quali: le condizioni in cui emerge il bisogno di leaderhsip; quando questa si trasformi in leadership autoritaria; il ruolo giocato dalle emozioni primarie nella ricerca di un’autorità assoluta.
I quattro momenti della ricerca daranno luogo ad un lavoro conclusivo unificante che tenga conto dei diversi approcci metodologici.