Un fungo patogeno minaccia la sopravvivenza del Carpino bianco: potenziali applicazioni di lotta biologica
Progetto Il carpino bianco (Carpinus betulus L.) ha una vasta distribuzione in Europa e nell'Italia settentrionale ed è frequente in diverse tipologie forestali e in ambienti antropizzati. Molte aree verdi, storiche o di nuova costituzione, spesso sono caratterizzate dalla presenza dei carpini.
Negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni di carpini morti e deperienti a causa della presenza di cancri corticali. Casi di “moria del carpino” sono stati riscontrati in Francia, Svizzera e Italia. In Lombardia la malattia è stata attualmente segnalata in circa 40 località quali parchi, giardini, viali e, meno frequentemente, aree boschive. La frequenza di piante ammalate può raggiungere il 40% mentre quella delle piante morte il 10% (Saracchi et al., 2007, Micol. It, 37, 16-22 ; Saracchi et al., 2008, Atti Giornate Fitopatologiche, 507-512).
Le analisi micologiche hanno portato all'isolamento di due forme fungine differenti coesistenti sulla stessa pianta (Saracchi et al., 2008, Micol. It., 37, 16-22).
Uno dei due patogeni è stato identificato sulla base delle strutture riproduttive sessuate e asessuate come Anthostoma decipiens (f.c. Cytospora decipiens) (Rocchi, 2008, tesi di Dottorato, Università degli Studi di Milano). Per quanto riguarda il secondo agente patogeno, le analisi condotte sulla sola forma riproduttiva asessuata, hanno consentito di collocarlo tra le Cryphonectriaceae, genere Endothiella, anamorfo di Cryphonectria (Myburg et al. 2004, Mycologia, 96, 990-1001). Le attuali informazioni non permettono l’identificazione del fungo a livello di specie ed è molto probabile che si possa trattare di un patogeno di nuova introduzione o una specie non ancora descritta. L’introduzione di patogeni in un nuovo ambiente è sempre causa di epidemie la cui gravità può compromettere la sopravvivenza delle specie ospiti, con gravi danni ambientali e paesaggistici (Longo et al., 2009. Rivista di Agronomia, 4(3 Suppl.) 163-169) nonché economici. Ne sono esempi concreti Ophiostoma ulmi su olmo, Ceratocystis fimbriata f.sp. platani su platano, Acidovorax avenae f.sp. avenae su riso (Cortesi et al, 2005, J. Plant Path., 87, 67-76), Cylindrocladium buxicola su bosso (Saracchi et al, 2008, J. Plant Path., 90, 581-584), Cryphonectria parasitica su castagno. Il cancro del castaqno può essere efficacemente contenuto con la lotta biologica, attraverso l’uso di virus determinanti l’ipovirulenza (Milgroom e Cortesi, 2004, Ann. Rev. Phytopath., 42, 311-338).
OBIETTIVI DELLA RICERCA
- Identificare a livello tassonomico il fungo patogeno attualmente riferito a Endothiella sp. e caratterizzarne la popolazione su base sia morfofisiologica sia biomolecolare.
- Ricercare virus determinanti l’ipovirulenza nella nuova specie
- Valutare le influenze dei patogeni sul restauro dei giardini storici e sui nuovi orientamenti di gestione e progettazione del verde pubblico e privato