Nel nuoto le fasi di partenza e di spinta dopo virata sono di fondamentale importanza ai fini della prestazione. Durante queste fasi infatti il nuotatore raggiunge velocità più elevate rispetto alla velocità di nuotata (Eliport 2009, Takeda 2009). Nelle gare in vasca corta (25m) rappresentano inoltre una cospicua parte della competizione se rapportate alla durata complessiva della gara e pertanto il loro miglioramento può incidere di molto sulla performance finale (Guimaraes and Hay 1985).
Numerosi studi si sono concentrati sugli aspetti tecnici dell’esecuzione di partenze e virate nei vari stili (Blanskby 1998 e 2002, Tourny-Chollet 2002, Seifert 2007, Welcher 2008) sui fattori relativi alle capacità di scivolamento ed alle resistenze all’avanzamento (Little 2000, Xing-Feng 2007, Naemi 2008, Marinho 2009), sul controllo del gesto motorio e lo sviluppo delle capacità senso-percettive (Colwin 2002, Starosta 1992 e 2004) e sulle caratteristiche antropometriche e di forza e resistenza degli arti inferiori (Jagomagi 2005, Hardt 2009).
Alcuni autori ritengono vi sia diretto rapporto tra i pattern di movimento in un salto in alto e la partenza grab start (Robertson and Stewart 1998), nonché correlazioni tra salto in alto verticale e performance di partenza, evidenziando correlazioni con la fase di volo (Zatsiorsky 1979, Pearson 1998). I miglioramenti nell’esecuzione di salto in alto non sarebbero però trasferiti direttamente alle partenze, in particolare nelle grab starts (Breed and Young 2003).
Il programma di ricerca si propone di studiare le correlazioni tra le espressioni di forza e potenza degli arti inferiori e la performance nelle fasi di partenza e virata, relazionandole alle correlazioni tra performance in partenza e virata e capacità senso-percettive.
Si prevede il reclutamento di soggetti di alto livello appartenenti alle massime categorie, come pure di soggetti appartenenti categorie di più basso livello per mettere a confronto i risultati con le caratteristiche proprie delle varie fasce d’età e relativamente alle capacità fisiche e livello tecnico.
Si procederà dunque alla rilevazione ed all’analisi di dati tramite pedane optoelettroniche, filmati video, misurazioni antropometriche, proposte di specifici test di valutazione delle capacità senso percettive.
Dai risultati attesi potrebbero conseguire interessanti elementi relativamente alla valutazione dei nuotatori ed utili indicazioni di carattere didattico e metodologico per l’allenamento specifico dei fattori che concorrono all’esecuzione di una buona partenza e virata in relazione al livello del nuotatore.