Aspetti biomeccanici e metabolici della corsa in salita
La corsa in salita è stata studiata da Margaria (2) fin dagli anni Trenta del secolo scorso. Ma mentre di essa sono stati approfondite (e quindi sono ben conosciute) alcune caratteristiche che la differenziano dalla corsa in piano (1) per ciò che concerne la biomeccanica del gesto, l’intervento dei diversi muscoli, l’effetto traumatizzante (3) esistono ancora alcune lacune di conoscenza per quello che riguarda il reale impegno dell’apparato cardiocircolatorio e dei diversi meccanismi energetici (4) quando si corre su pendenze differenti (5) e per durate differenti.
Tuttavia, negli ultimi anni, la corsa in salita ha acquisito un’importanza via via crescente nell’allenamento degli atleti, in modo particolare nella modalità di sprint ripetuti, perché in grado di stimolare in misura maggiore della corsa in piano l’apparato cardiocircolatorio e il meccanismo energetico lattacido. Inoltre per le sue peculiari caratteristiche biomeccaniche, questa modalità di corsa, anche in ragione del diverso tipo di impatto del piede, può contribuire al miglioramento della tecnica e della ritmica di corsa di atleti praticanti differenti discipline sportive.
Lo scopo di questo progetto di studio è dunque quello di indagare i seguenti parametri: andamento della frequenza cardiaca, della produzione di lattato e della sensazione soggettiva di fatica (oltre che di altri parametri secondari) in una singola corsa su salite di diversa pendenza. Verranno inoltre esaminate prove di differenti durate (6s, 9 s, 12 s), sempre effettuate con l’impegno massimo. Tali prove verranno poste a confronto con un lavoro di uguale durata effettuato in piano.
Si cercherà, in seguito, di misurare gli stessi parametri quando il soggetto testato non compie una sola salita, ma due (e più avanti un numero maggiore), con un intervallo variabile da 40 s a 120 s fra una prova e la successiva.
Verranno altresì analizzati e messi a confronto i risultati ottenuti da gruppi omogenei di atleti praticanti differenti discipline sportive.
Bibliografia.
1. Gottschall J.S. e Kram R.: Ground reaction forces during downhill and uphill running. Journal of Biomechanics, 38: pagg. 445-452, 2004.
2. Margaria, R.: Sulla fisiologia e specialmente sul consumo energetico della marcia e della corsa a varia velocità ed inclinazione del terreno. Atti Accademia Nazionale dei Lincei 7: 299-368, 1938.
3. Minetti A.E., Ardigò L.P. e Saibene F.: Mechanical determinants of the minimum energy cost of gradient running in human. Journal of Experimental Biology, 195, pagg. 211-225, 1994.
4. Paavolainen, L., Nummela, A. and Rusko, H.:. Muscle power factors and VO2max as determinants of horizontal and uphill running performance. Scand. J. Med. Sci. Sports 10, 286 -291, 2000.
5. Swanson S.C. e Caldwell G.C.: An integrated biochemical analysis of high speed incline and level treadmill running. Medicine & Science in Sports & Exercise, 32, 6, pagg. 1146-1155, 2000.