INFEZIONE DA HPV IN PAZIENTI HIV POSITIVI DI SESSO MASCHILE: SIGNIFICATO DELLA LOCALIZZAZIONE IN SEDI DIVERSE
Progetto Premesse e razionale
L'infezione da HPV rappresenta la più frequente infezione trasmessa sessualmente nel mondo; nel 10-30% l'infezione diviene persistente con possibile sviluppo di lesioni intraepiteliali squamose cervicali o anali e di carcinoma ano-genitale, con una latenza di anni. Recentemente si è assistito ad un incremento di ca del cavo orale in giovani privi di fattori di rischio ascrivibile a HPV.
Nei soggetti HIV-pos si assiste più frequentemente rispetto agli HIV-neg ad una mancata clearance di HPV e alla coinfezione di diversi sottotipi virali. La maggior frequenza di progressione, da ascriversi ad una risposta immunitaria inadeguata, risulta in una prevalenza del ca della cervice nelle donne HIV-pos doppia delle HIV-neg ed è sulla base di tali dati che nel 1993 i CDC hanno inserito tale patologia tra le patologie AIDS-definenti. Non è però stato inserito il ca anale, la cui incidenza negli omosessuali HIV-pos è molto elevata. Inoltre, non è nota la prevalenza di lesioni HPV-correlate del cavo orale e il significato della contemporanea colonizzazione di HPV di diverse mucose (anale,genitale e orale); sono contradditori i dati relativi al ruolo della terapia antiretrovirale sull’evoluzione delle lesioni displastiche da HPV.
Sulla base di tali dati abbiamo sviluppato un progetto al fine di caratterizzare le lesioni HPV correlate in sede ano-genitale e orale nei soggetti HIV-pos di sesso maschile, nonché di valutarne il quadro istopatologico e la presenza contemporanea in più distretti in rapporto a caratteristiche del virus e dell’ospite.
Obiettivi
- valutare la prevalenza di una localizzazione multipla di infezione da HPV nel distretto genitale, anale e orale in HIV-pos maschi, e le variabili associate alla localizzazione multipla;
- valutare la presenza di danno d'organo HPV-correlato in relazione a caratteristiche epidemiologiche e cliniche, stato immunitario del soggetto e variabili HPV-relate.
Metodologia
Lo studio prevede l'arruolamento di 100 maschi HIV-pos. Ogni paziente, previa sottoscrizione di un consenso scritto e compilazione di un questionario sui comportamenti sessuali, effettuerà visita chirurgica e odontoiatrica: si procederà alla raccolta di sangue periferico e spatolato dei tre distretti analizzati (mucosa genitale, anale e orale). Su tali campioni verranno effettuate indagini di citodiagnostica e ricerca con tipizzazione di HPV, mediante PCR.
La ricerca di genoma virale verrà effettuata mediante PCR della regione comune L1 (primers consensus MY09-MY11). I casi positivi saranno tipizzati mediante sequenziamento diretto. L'attribuzione del ceppo sarà valutata mediante confronto della sequenza ottenuta con il Database ufficiale del NCBI, il BLAST. Le eventuali coinfezioni, evidenziate da sequenze non univoche (numero di ambiguità >10% della lunghezza totale), saranno valutate mediante ulteriore amplificazione della regione comune per alcuni ceppi ad alto rischio (primers pU-1M/pU-2R) e a basso rischi