Un ruolo importante nell’instaurarsi di infezioni batteriche persistenti è svolto dalla formazione di biofilm, la cui tipica struttura risulta coinvolta in almeno il 60% di tutte le infezioni croniche e/o recidivanti. Il ruolo del biofilm è quello di agire come “focolaio” di infezione acuta, consentendo il successivo rilascio programmato di batteri nel sito infetto e/o a distanza. Proprio a causa di tali meccanismi il biofilm rivestirebbe, pertanto, un ruolo determinante nell’eziopatogenesi delle infezioni recidivanti delle alte vie aeree e nel paziente sottoposto a chirurgia tonsillare e/o adenoidea.
Tuttavia, la maggior parte degli studi clinici effettuati fino ad oggi sul ruolo del biofilm nelle infezioni respiratorie, è caratterizzata da casistiche troppo eterogenee per patologia, età e distretto esaminato e non è, pertanto, in grado di fornire informazioni applicabili concretamente nella pratica clinica.
Difficile, inoltre, e' attribuire il corretto ruolo alle diverse metodiche d’indagine, poiché sono pochi gli studi comparativi tra le varie modalità di prelievo e di visualizazione quali-quantitativa del biofilm.
Obiettivo dello studio è valutare in pazienti con infezioni delle alte vie respiratorie e/o sottoposti a tonsillectomia e/o adenoidectomia:
1)la frequenza di isolamento e la caratterizzazione delle specie batteriche maggiormente coinvolte nella produzione di biofilm a livello nasofaringeo in pazienti con patologia respiratoria in confronto a soggetti sani;
2)l'effetto di adenoidectomia e tonsillectomia sulla frequenza di isolamento di batteri produttori di biofilm a livello nasofaringeo.
Materiali e metodi.
Verranno considerati 100pz con otite media acuta ricorrente (OMAR), 100 pazienti sottoposti a chirurgia tonsillare e/o adeinoidea e 100 soggetti sani. Campioni biologici verranno raccolti al momento dell'arruolamento nello studio, in fase operatoria e a controlli successivi(follow-up) eseguiti dopo 3, 6 e 12 mesi dall'inclusione nello studio e/o dall'intervento chirurgico.
I microrganismi eventualmente isolati(Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis, dopo identificazione con saggi biochimici (sistema API Biomerieux) ), verranno esaminati per la produzione quantitativa di biofilm con metodica spettrofotometrica e mediante Microscopia confocale.
Spettrofotometria
La quantificazione del biofilm sarà effettuata mediante lettura spettrofotometrica in base al metodo descritto da Christensen (J Clin Microbiol, 1985). Ogni misurazione verrà effettuata in doppio e i risultati saranno espressi come media delle due misurazioni.
Microscopia Confocale
Il biofilm verrà evidenziato dopo trattamento con colorazioni vitali (es. LIVE/DEAD BacLight), al fine di differenziare tra cellule vive e cellule morte. Inoltre per evidenziare la matrice polimerica extracellulare verrà utilizzata una seconda colorazione (es. con calcofluor).