Modificazioni della riserva di flusso coronarico e della funzione endoteliale nei pazienti affetti da sclerodermia ed ulcere digitali in fase attiva
Progetto Inquadramento: La Sclerodermia (Ssc) è una malattia rara ad andamento cronico di probabile origine autoimmune, è più frequente ed aggressiva nelle giovani donne di razza nera. L’incidenza annuale è stimata in 19 casi per milione di abitanti, la prevalenza è compresa tra 19 e 75 casi ogni 100.000 abitanti, con un rapporto fra femmine e maschi di 4 a 1 (Ho M, Ann Rheum Dis 2000).
Lo stato infiammatorio cronico associato alla Ssc induce disfunzione endoteliale responsabile di un progressivo danno del microcircolo che si manifesta inizialmente con il fenomeno di Raynaud e successivamente con ulcere digitali.
L’elevata mortalità cardiovascolare (CV) dei pazienti sclerodermici (Kahan A, Rheumatol. 2009) ci ha indotto a valutare il coinvolgimento del microcircolo coronarico mediante studio della riserva di flusso coronarico (RFC) con ecocardiografia trans toracica (Turiel M, Rheumatol 2009). Abbiamo inoltre valutato biomarkers specifici di disfunzione endoteliale (ADMA, il principale inibitore endogeno della nitrossido sintetasi (De Gennaro Colonna, Med Sci Monit 2009) ed endotelina 1) e di stress ossidativo (8-isoprostano e malondialdeide) correlandoli con la RFC.
Scopi generali: Ci siamo pertanto proposti di effettuare uno studio prospettico nei pazienti con Ssc ed ulcere digitali in fase attiva per valutare le modificazioni della RFC, di ADMA e dei markers di stress ossidativo indotte dalle terapie convenzionali dopo 6 mesi di terapia.
Materiali e metodi: Un gruppo di 50 pazienti con Ssc verrà sottoposto ad eco stress farmacologico al dipiridamolo con ecocardiografo IE33 Philips equipaggiato con sonda dedicata S8 (5-8 MHz) per lo studio del flusso della arteria coronarica discendente anteriore. Il dipiridamolo verrà somministrato per via endovenosa ad alte dosi (0.84 mg/kg in 6’) e la RFC verrà misurata come rapporto tra flusso coronarico diastolico durante iperemia e in condizioni basali. I pazienti con RFC < 2 (indice di grave compromissione coronarica) saranno sottoposti a scintigrafia miocardica perfusionale da sforzo quale metodica diagnostica di confronto.
Ad ogni paziente sarà prelevato un campione di 3 ml di sangue necessario per la determinazione di ADMA, endotelina 1, 8-isoprostano e malondialdeide mediante HPLC. La medesima procedura verrà ripetuta a 6 mesi dall’inizio della terapia.
Fasi della ricerca: Tutti i pazienti verranno sottoposti a studio della RFC e ad un prelievo ematico per la determinazione di ADMA, endotelina 1, 8-isoprostano e malondialdeide al momento della diagnosi di Ssc e dopo 6 mesi di terapia convenzionale.
Obiettivi specifici: 1) Stratificare il rischio CV dei pazienti con Ssc ed ulcere digitali in fase attiva; 2) Valutare le modificazioni indotte dalle terapie convenzionali su funzione endoteliale, stress ossidativo e microcircolo coronarico; 3) Studiare le correlazioni tra funzione endoteliale, stress ossidativo e microcircolo coronarico prima e dopo terapia farmacologica convenzionale.